PISTOIA – Folgore in Ungheria, parà al comando missione Nato.
Passaggio di consegne in Ungheria tra la Brigata Alpina Julia e i paracadutisti della brigata Folgore, su base 183esimo reggimento paracadutisti Nembo di Pistoia, comandante colonnello Alessandro Vivarelli, al comando della missione Nato ‘eVA’ enhanced Vigilance Activity.
Cerimonia solenne per il passaggio delle consegne tra Julia e Folgore in Ungheria all’interno di ‘Camp Croft’, a Veszprem.
La Julia era schierata da sei mesi nella base militare di ‘Camp Croft’, al comando del contingente italiano nell’ambito della missione Nato eVA-enhanced Vigilance Activity.
Operazione di deterrenza lanciata dall’Alleanza atlantica come risposta a potenziali minacce all’integrità degli spazi euro-atlantici, nell’ambito dell’impegno rafforzato Nato alla luce della guerra Russia – Ucraina.
Alla presenza del Vice Comandante Operativo di Vertice Interforze, Generale di Squadra Aerea Nicola Lanza de Cristoforis, si è tenuta la formale cerimonia del Transfer of Autority che ha visto l’avvicendamento alla guida del contingente italiano in Ungheria tra il comandante cedente, Tenente Colonnello Massimiliano Careddu e il parigrado subentrante Salvatore Sotgiu.
Presenti il console italiano in Ungheria Roberto Taraddei, il Comandante della Julia generale di Brigata Franco Del Favero, il comandante del 183° Reggimento paracadutisti Nembo Colonnello Alessandro Vivarelli, il comandante delle Forze Armate di terra ungheresi generale Gabor Lorincz e numerose autorità civili e militari locali e NATO.
Il generale Lanza de Cristoforis, si legge in una nota, ha voluto sottolineare l’importante impegno profuso dalla Julia in questi mesi, evidenziando come lo spirito di corpo che caratterizza gli alpini sia fondamentale per affrontare sfide impegnative. Il vicecomandante del COVI, nel corso del suo intervento, ha fatto riferimento all’importanza della famiglia, pilastro fondamentale per ogni soldato impegnato a compiere al meglio il proprio lavoro.
“Alpini e paracadutisti sono da sempre unità di grande prestigio dell’Esercito Italiano. Anche per la Folgore lo spirito di corpo è una delle basi fondamentali per poter operare nella massima efficienza. Buon prosieguo di lavoro ai parà che da oggi inizieranno il loro mandato in terra magiara”.
Molti i risultati addestrativi e operativi ottenuti dagli alpini della “Julia” nel corso del proprio mandato, iniziato il 13 febbraio scorso. Sono oltre centoventi le attività addestrative ed esercitative condotte in area di operazioni. Ognuna delle quali condotte gomito a gomito con gli alleati ungheresi, statunitensi e croati facenti pare anch’essi del Battle Group NATO.
Tra le esercitazioni più importanti, la Brave Warrior che ha visto schierati oltre 1.000 uomini e più di 300 mezzi, la Ardent Ground che ha visto genieri, mortaisti e artiglieri lavorare in sinergia coi colleghi ungheresi e americani. La “JTAC week” invece ha impegnato il personale della Julia altamente specializzato nel coordinamento di assetti ad ala fissa e rotante nella condotta di operazioni con assetti in volo. Come l’elicottero Mi24 “Hind”, il caccia intercettore JAS39 “Grippen” o il bombardiere americano B52. Inoltre, insieme alla Polizia Militare croata sono stati condotti addestramenti specifici alla scorta di convogli, al controllo e al combattimento in aree abitate.
Rilevante lo sforzo logistico sostenuto dall’Italian National Support Elements, la componente dedita al supporto logistico, il cui personale è stato protagonista nella realizzazione e nelle manutenzioni delle strutture campali necessarie alla vita quotidiana dei 260 alpini del contingente, oltre alle manutenzioni degli oltre 100 veicoli da combattimento di differenti tipologie.
“In un momento in cui il personale della Julia, in particolare dell’8° Reggimento alpini, del 3° Reggimento artiglieria terrestre da Montagna, del Piemonte cavalleria (2°) e del 2° Reggimento genio guastatori si appresta a far rientro in Italia, il contingente su base Brigata Paracadutisti Folgore, costituito dal 183° Reggimento paracadutisti “Nembo”, dal 185° Reggimento artiglieria paracadutisti, dal Savoia cavalleria (3°) e dall’8° Reggimento genio guastatori paracadutisti, spetta ora l’onore di rappresentare le Forze Armate italiane in terra magiara, nel solco tracciato dai predecessori. Con attività operative e addestrative volte a rafforzare la deterrenza e la difesa sul fianco est dello spazio euro-atlantico”.