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I musei di Pistoia: le opere da non perdere

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L’offerta culturale della città di Pistoia, artistica e non solo, è molto vasta e variegata. Di seguito abbiamo descritto la ricca offerta dei principali poli museali e le informazioni utili per organizzare le visite.

Museo civico d’arte antica (Palazzo Comunale)

Si trova all’interno del Palazzo Comunale di Pistoia. Circa 300 opere disposte in ordine cronologico, che documentano le vicende culturali della città con Firenze. Il rapporto con il capoluogo toscano vide alternarsi dipendenza politica e autonomia, dando ispirazioni allo stile originale dell’arte locale. Di particolare rilievo una ricca serie di pale d’altare a tema ‘Sacra Conversione’, della prima metà del Cinquecento. Presente anche pittura ottocentesca di soggetto storico e di gusto romantico, ispirata alle ideologie liberali del committente, Niccolò Puccini.

Informazioni pratiche

L’ingresso intero costa 3,5 euro, il ridotto 2 euro. Per acquistare i biglietti e consultare orari, accessibilità e attività in corso si rimanda portale Musei Civici di Pistoia (gestito dal Comune). Anche un breve tour virtuale del museo.

Museo dell’antico Palazzo de’ Vescovi

Situato in Piazza del Duomo, il Museo dell’antico Palazzo de’ Vescovi ospita collezioni d’arte medievale e moderna, e comprende anche un’area archeologica.

Il museo è attualmente oggetto di un ampio piano di ristrutturazione e valorizzazione secondo un nuovo progetto museologico e museografico: il percorso Museo Aperto. L’idea è di aprire al pubblico alcuni degli ambienti più suggestivi finora preclusi.

Il nuovo percorso permetterà di esplorare spazi preziosi dell’architettura del palazzo. Dalla sagrestia di San Jacopo, citata nell’Inferno dantesco, alla cappella di San Nicola, passando per il sopra portico della Cattedrale.

Si potranno inoltre ammirare pregevoli manufatti artistici, come la collezione di dipinti del Seicento fiorentino di Piero ed Elena Bigongiari e l’Angelo ligneo di Giovanni Pisano. Quest’ultimo è una delle statue più avvincenti dell’intero Medioevo.

Il percorso si conclude nel mezzanino, dove ha sede il Centro di documentazione Giovanni Michelucci (Pistoia 1891 – Firenze 1990), dedicato al grande architetto e urbanista pistoiese, uno spazio per attività educative e incontri/conferenze e un’area lettura.

Informazioni pratiche

Maggiori dettagli su orari e periodi d’apertura sul portale Fondazione Pistoia Musei.

Da qui invece si potrà fare un breve tour virtuale del museo.

Palazzo de’ Rossi

Collezioni del Novecento a Palazzo de’ Rossi è la collezione permanente dedicata agli artisti attivi a Pistoia dai primi del Novecento. La selezione di opere evidenzia una provincia attiva e intraprendente, pronta e reattiva al confronto con realtà, movimenti e contesti nazionali e internazionali.

Tra gli artisti esposti: Galileo Chini, Andrea Lippi, Mario Nannini, Eloisa Pacini, Pietro Bugiani, Egle Marini, Marino Marini, Fernando Melani, Gualtiero Nativi, Mario Nigro, Roberto Barni, Umberto Buscioni, Adolfo Natalini, Gianni Ruffi, Federico Gori, Zoè Gruni.

Parte delle opere provengono dalla Fondazione Caript e dalla Raccolta del Novecento pistoiese di Intesa Sanpaolo. Per Scioperanti (1913) di Andrea Lippi, è attivo un comodato con il liceo artistico Petrocchi.

Negli ultimi tempi il palazzo, sede anche della stessa Fondazione, è stato reso inoltre ulteriormente accessibile al pubblico. Difatti, alcune zone dell’edificio un tempo precluse, come la Terrazza Grandonio, sono ora riconnesse allo spazio urbano circostante. I visitatori avranno così a disposizione un luogo di relax indipendente dall’ingresso alle sale espositive.

Informazioni pratiche

Maggiori informazioni su opere esposte e periodi d’apertura si trovano ancora sul portale Pistoia Musei.

Museo di San Salvatore

Il Museo di San Salvatore è stato inaugurato nel 2022 dopo un lungo e complesso restauro dell’edificio che ospitava l’antica chiesa di San Salvatore.

Questo piccolo ed interattivo museo offre la possibilità di viaggiare nella storia del nucleo più antico della città.

Uno dei ritrovamenti più interessanti è quello di un raro pozzetto votivo sotto il pavimento della vecchia chiesa. Al suo interno sono stati rinvenuti oggetti in ceramica, metallo, tessuto, vetro, usati tra il Cinquecento e il Seicento nei riti religiosi che lì si svolgevano.

Oltre ad un’anfora e frammenti di mosaico dal pavimento di una domus romana trovati nei vecchi scavi di Piazza del Duomo, si potrà apprezzare una porzione dell’affresco Compianto sul Cristo morto. Datato a fine Duecento, viene attribuito alla cerchia di Lippo di Benivieni, illustre pittore attivo a Firenze tra il 1296 e il 1320.

La parte interattiva dell’allestimento prevede video, giochi, ricostruzioni da toccare, che coinvolgono i visitatori in un racconto attorno a opere, stratificazioni, leggende e miti religiosi. L’obiettivo è far prendere contatto con la storia dei nostri antenati, guidati dalla curiosità e dalla sensibilità dei contemporanei.

Informazioni pratiche

Sulla relativa pagina del portale Pistoia Musei si troveranno maggiori dettagli sulle attività in corso.

Palazzo Buontalenti

Palazzo Buontalenti, in via de’ Rossi 7, ospita le mostre temporanee della Fondazione Pistoia Musei, esponendo opere che richiamano tematiche spesso trasversali.

I percorsi espositivi sono progettati per coinvolgere pubblici con diversi interessi. Si spazia non solo da arte antica a moderna e contemporanea, ma anche tra installazioni cosiddette site-specific che connettano linguaggi artistici diversi (fotografia, cinema, teatro, musica, letteratura, fumetto).

Informazioni pratiche

Per i prossimi eventi in programma qui e negli altri poli museali della Fondazione Pistoia Musei si rimanda alla relativa pagina del portale.

Museo dello Spedale del Ceppo

L’ex Spedale del Ceppo ospita oggi, nella sua parte monumentale, l’omonimo museo. Fondato secondo la tradizione nel 1277, è rimasto in attività per oltre sette secoli, fino al completamento nel nuovo ospedale San Jacopo, a sud della città, nel 2013.

Il percorso allestito illustra le vicende storiche, architettoniche e artistiche dell’antico ospedale, riservando particolare rilievo al fregio in terracotta invetriata dell’importante scultore quattrocentesco Luca della Robbia. Il fregio viene riconosciuto come una delle opere più note ed emblematiche di Pistoia.

Passando per l’ex corsia maschile di San Jacopo e nel complesso monumentale adiacente, si troverà poi una sezione dedicata alla storia della sanità pistoiese, con una storica ricca collezione di ferri chirurgici. Si vedranno inoltre esposti alcuni stalli del corso ligneo dell’Accademia Medica Filippo Pacini.

Notevole anche il settecentesco teatrino anatomico, testimonianza della scuola medico-chirurgica attiva dal Seicento, cui si accede dal giardino, tappa conclusiva della visita.

Nelle immediate vicinanze, all’esterno del padiglione di emodialisi (aperto nel 2005 e tuttora in funzione). si potranno invece ammirare le opere di noti artisti internazionali. Tra gli autori delle installazioni Sol LeWitt, Robert Morris, Hidetoshi Nagasawa e Claudio Parmiggiani.

Informazioni pratiche

I prezzi dei biglietti sono analoghi a quelli del Museo Civico d’Arte Antica (3,5 euro il biglietto intero, 2 il ridotto). Informazioni su accessibilità, orari e periodi d’apertura sono disponibili sulla relativa pagina di Musei Civici di Pistoia.

Museo del Novecento e del contemporaneo (Palazzo Fabroni)

Di fronte alla pieve romanica di Sant’Andrea, dove si trova un magnifico pulpito di Giovanni Pisano (1301), il Palazzo Fabroni, dal nome della nobile famiglia pistoiese che lo abitò fino al 1842, ospita il Museo del Novecento e del contemporaneo.

Vengono qui esposte opere d’arte moderna e contemporanea, appartenenti alla collezione permanente del Comune di Pistoia. Mettendo insieme antichi fondi civici, acquisizioni e donazioni, la collezione consente un viaggio artistico che si protrae dagli anni Venti del Novecento fino ai giorni nostri.

Al piano terra si troverà una video-installazione informativa sulla storia dell’edificio e delle sue collezioni fino al nuovo giardino, assieme ad una sezione sull’arte pistoiese da metà anni Venti a fine anni Sessanta.

Proseguendo il percorso, al primo piano si colloca il grande salone a doppio volume che ospita la colossale Scultura d’ombra di Claudio Parmiggiani e le sale monografiche dedicate ai pistoiesi Mario Nigro, Fernando Melani, Gualtiero Nativi e Agenore Fabbri.

Ma meritano altrettanta attenzione, nello stesso piano, le sale collettive con le opere donate al Comune da molti degli artisti intervenuti a Palazzo Fabroni dal 1990 con mostre personali o tematiche. Si compone così un itinerario che attraversa l’arte povera, l’arte concettuale, la minimal art, la poesia visiva e diverse altre originali esperienze che hanno rinnovato il linguaggio e i materiali artistici.

Il secondo piano, infine, è riservato alle mostre temporanee, mentre il retro del palazzo è stato recentemente adibito a ‘giardino d’autore’ contemporaneo con l’opera di sound art Sound Life.

Informazioni pratiche

I prezzi dei biglietti, ancora, sono di 3,5 euro per l’intero e di 2 euro per il ridotto. Per orari e periodi di apertura, accessibilità e maggior informazioni sulle mostre temporanee si rimanda alla pagina dedicata al museo sul portale Musei Civici di Pistoia.

È disponibile anche in questo caso un breve tour virtuale del museo.

Casa-studio Fernando Melani

Chiudiamo questa rassegna dei più importanti poli museali di Pistoia con la casa-studio Fernando Melani. La casa dell’artista pistoiese vissuto nel secolo scorso (1907-1985) è considerata luogo d’eccellenza per lo studio sull’arte contemporanea.

Acquistata dal Comune di Pistoia dopo la morte del pittore, nel 1987, con le sue 2800 opere (‘esperienze’ le chiamava Melani), è stata poi soggetta ad un attento intervento di restauro.

Nell’abitazione si riflettono insieme l’esperienza unica dell’artista ed il suo variegato itinerario di ricerca.

Soffitti, pareti e pavimenti sono tappezzati di numerosissime opere, lasciate dove già Melani le aveva realizzate e disposte. E nel 2005 la collezione si è arricchita grazie al lascito testamentario di Donatella Giuntoli, che possedeva 148 opere di Melani, in parte donatele dall’amico artista, di cui è stata conoscitrice profonda, in parte acquistate da lei stessa.

La visita, snodandosi fra cumuli di materiali sedimentati, sperimentazioni sui metalli, lamiere e fili di ferro pendenti dalle travi del soffitto, si rivela molto suggestiva.

Informazioni pratiche

La visita è possibile solo in alcuni venerdì alle ore 11, con cadenza circa ogni due mesi. L’ingresso è gratuito ma con prenotazione obbligatoria, entro le ore 13.00 del giorno precedente la visita, al numero verde di Pistoiainforma 800 012146.

Sono inoltre possibili aperture su richiesta per motivi di studio o ricerca, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17. La richiesta dev’essere inviata con almeno 15 giorni d’anticipo a musei@comune.pistoia.it.

Per maggiori informazioni sui giorni di visita previsti e sulle altre modalità di prenotazione, si faccia riferimento alla pagina dedicata sul portale Musei Civici di Pistoia.

Per la casa, oltre al tour virtuale della Fondazione Musei Civici di Pistoia, è disponibile anche un video esplicativo della Regione Toscana, realizzato nell’ambito del progetto ‘Case della Memoria‘.

 

Si segnala, infine, il tour virtuale dell’intera rete dei Musei Civici di Pistoia. La rete comprende Museo Civico d’arte antica, Museo dello Spedale del Ceppo, Museo del Novecento e del contemporaneo, casa-studio Fernando Melani.

 

 

© Riproduzione riservata

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