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"La situazione è in peggioramento". Le news sulle condizioni del Papa allarmano medici che analizzano il quadro sulla base del bollettino e delle informazioni relative alla salute del Pontefice, sottoposto a due broncoscopie al Gemelli, dove è ricoverato da quasi 20 giorni dopo una polmonite bilaterale. Il Pontefice ha avuto "due episodi di insufficienza respiratoria acuta, causati da importante accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo". "Per fare due broncoscopie vuole dire che il Papa ha tanta secrezione e a questo punto del ricovero potrebbe non stare rispondendo bene alle terapie antibiotiche", dice all'Adnkronos Salute Claudio Micheletto, direttore dell'Unità operativa complessa di Pneumologia dell'Azienda ospedaliera universitaria di Verona e presidente dell'Associazione italiana pneumologi ospedalieri (Aipo). "Ora, potrebbe esserci un quadro di antibiotico-resistenza" per il Papa, aggiunge, "ma non lo sappiamo. Aspirare una persona con polmonite in corso non è prassi usuale. Si fa soltanto quando c'è tanto catarro nei bronchi, ma se è troppo vado incontro ad insufficienza respiratoria". "La situazione è in peggioramento. I medici del Gemelli stanno facendo di tutto e al meglio, ma dopo l'aspirazipone del vomito che Papa Francesco ha inalato venerdì scorso, per quanto efficace possa essere stato l'intervento, i germi restano in agguato anche dopo 72 ore", dice all'Adnkronos Salute Stefania Greco, presidente degli pneumologi ospedalieri di Aipo Lazio. "Che l'attuale situazione sia conseguenza del vomito inalato oppure no, che sia legata alla broncoreattività che al Pontefice causa bronchite cronica acuta, purtroppo il decorso non è lineare. Più episodi si accumulano e peggio è. Aspettiamo e vediamo. Ci auguriamo tutti che il quadro clinico del Pontefice non peggiori ulteriormente. Certamente dopo la ventilazione meccanica non invasiva c'è l'intubazione, ma speriamo di non arrivarci", afferma. "Continua a essere critica la situazione" di Papa Francesco secondo il virologo Fabrizio Pregliasco. "Non si vede la fine della problematica di base e quindi del coinvolgimento dei polmoni", spiega all'Adnkronos dopo che l'ultimo bollettino sulle condizioni del Pontefice ha riferito di , con l'esecuzione di "due broncoscopie con necessità di aspirazione di abbondanti secrezioni", si legge nell'aggiornamento diffuso dal Vaticano in cui si conferma che "la prognosi rimane riservata". "Si tratta di elementi collegati a questa persistenza dei problemi respiratori", alla polmonite che sembra non risolversi, commenta Pregliasco. Per il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell'università Statale di Milano, "è chiaro che se le cose non migliorano una delle possibilità potrebbe essere la necessità di intubazione". Ma siamo nel campo delle ipotesi future, puntualizza l'esperto. Al momento, conclude Pregliasco, "dobbiamo solo aspettare e verificare l'efficacia della terapia antibiotica". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Papa Francesco, insufficienza respiratoria acuta: cosa dicono i medici
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