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Capodanno, pronti per maratona cenone? ‘Sì e no’ del medico-nutrizionista

(Adnkronos) – Conto alla rovescia per l'addio al vecchio anno tra cenoni, feste e maratone culinarie. "In ogni casa il primo giorno dell'anno si apre con la propiziazione quasi scaramantica del vino spumante per quanto, rispetto alle precedenti, l'alba del 2025 potrebbe essere, da noi, un po' meno frizzante in ragione delle nuove regole del codice stradale. Ma a prescindere da queste occorre sempre bere in modo consapevole, evitando di eccedere per non trasformare un momento cordiale di scambio e di condivisione in una 'bevuta' smodata dalle conseguenze tutt'altro che piacevoli in termini di nausea, dissenteria e disidratazione, sonnolenza, mal di testa con intolleranza agli stimoli acustici e luminosi, persistenti anche per tutto il giorno dopo". Così all'Adnkronos Salute l'immunologo clinico Mauro Minelli, docente di dietetica e nutrizione all'Università Lum.  "A complicare la situazione può intervenire l'eccesso di cibo assunto nella lunga maratona del cenone. Le abbondanti porzioni di cibi, spesso grassi ed ipercalorici, e le tante portate, protraendosi per ore, tendono infatti a sovraccaricare lo stomaco, causando acidità, gonfiore e dolenzia addominale. Senza contare – prosegue – che proprio l'eterogenea varietà di cibi serviti potrebbe rendere meno precisa ed accorta la selezione e, dunque, l'esclusione di ingredienti in grado di scatenare, in soggetti predisposti, allergie o intolleranze. Basterebbe calibrare con un minimo di motivata attenzione e di cura per se stessi, tanto più se consapevolmente portatori di patologie metaboliche o allergiche o cardiovascolari, la lunga sequenza di antipasti, primi, secondi e dolci, oltre che di alcolici, abitualmente previsti nella notte del 31 dicembre, per rendere gradevolmente innocua una circostanza che, seppure non in linea con la quotidiana ordinarietà, sarà comunque il caso di onorare con le dovute attenzioni, quelle che segnano l’abissale differenza tra il gastronomo e il ghiottone".  "E' una differenza che si misura sulla capacità di preferire porzioni sufficienti a 'gustare' e magari anche a saziarsi, ma senza superare le giuste dosi, possibilmente concedendosi delle pause tra una portata e l'altra per consentire una digestione più lenta e regolare – osserva Minelli – Anche l'idratazione sarà molto importante con limitata introduzione, oltre che di bevande alcoliche delle quali potrà essere semmai programmato un giusto limite prima dell'inizio del cenone, anche di bevande gasate aggiunte di anidride carbonica". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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