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Rifiuti nei parchi urbani, quattro ogni metro quadrato

(Adnkronos) – Nel 2025 sono stati 24.260 i rifiuti raccolti e catalogati dai volontari di Legambiente in 49 parchi urbani distribuiti in 20 città italiane, da Milano a Firenze, da Napoli a Potenza, passando per Perugia, Terracina (LT), Bologna e Udine. La densità dei rifiuti è significativa: quattro oggetti dispersi ogni metro quadrato monitorato. A dominare la classifica dei rifiuti più frequenti sono i mozziconi di sigaretta, con 10.472 pezzi raccolti, pari a 161 ogni 100 metri quadrati. La plastica rappresenta il 64,3% del totale dei rifiuti monitorati. Lo mette in evidenza la nuova indagine Park Litter di Legambiente, diffusa in occasione della 33esima edizione di 'Puliamo il Mondo' (puliamoilmondo.it), la storica campagna di volontariato dell’associazione ambientalista in programma da venerdì 19 a domenica 21 settembre con migliaia di iniziative da Nord a Sud del Paese all’insegna del motto: 'Chi lo ama, lo protegge'.  “Prendersi cura dell’ambiente è un gesto semplice che può generare un grande cambiamento. Ogni azione, anche piccola, ispira altri, rafforza il senso di comunità e diffonde una cultura del rispetto e della responsabilità. Con Puliamo il Mondo mettiamo insieme la conoscenza con l'azione, attraverso la citizen science per monitorare i rifiuti dispersi nell'ambiente e le iniziative di volontariato per raccoglierli. Oggi ciascuno di noi può e deve fare la propria parte per proteggere le aree pubbliche comuni, tutelarle e costruire un futuro sostenibile e di pace, grazie al volontariato”, dichiara il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani.  Tornando ai dati, in 38 dei 65 transetti (aree campione da 100 metri quadrati) utilizzati per l’indagine, sono state osservate zone di accumulo, soprattutto vicino a panchine e tavoli. I problemi – segnala Legambiente – riguardano anche la dotazione di cestini: solo in 28 transetti su 65 sono presenti contenitori con chiusura antivento, e in 27 dei 60 transetti dove i cestini sono presenti, essi risultano predisposti per la raccolta differenziata.  C’è un dato su cui Legambiente richiama particolare attenzione, perché direttamente legato all'inquinamento dei nostri mari: in 48 dei 65 transetti monitorati (73,8%) sono stati rilevati canali di scolo e tombini. "Queste infrastrutture, spesso parte di sistemi fognari collegati a corsi d’acqua o canali che sfociano in mare, possono diventare vie dirette di trasporto dei rifiuti verso l’ambiente marino, soprattutto in casi di cattiva gestione dei rifiuti urbani", rimarca l'associazione.  Se i rifiuti in materiale plastico, compresi i mozziconi di sigaretta, si pongono in cima alla classifica dei rifiuti più rinvenuti, subito dopo, al secondo posto, si collocano i prodotti in carta e cartone: con 2.659 pezzi raccolti, rappresentano l’11% del totale. Seguono 2.204 rifiuti in metallo (9,1%), 1.728 in vetro e ceramica (7,1%) e 1.309 in gomma (4,3%). A chiudere, con il 4%, sono gli scarti in materiale organico, legno trattato, tessili, bioplastica, materiali misti e Raee.  Infine, un focus specifico dell’indagine è dedicato alla Direttiva europea Sup (Single Use Plastics): nonostante la sua entrata in vigore in Italia nel 2022, la maggior parte dei rifiuti raccolti appartiene ancora alle categorie di prodotti da essa regolamentati, rappresentando il 51,1% del totale monitorato. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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