FIRENZE – Il turismo in Toscana si conferma in crescita anche per l’estate ormai alle porte, sebbene con un ritmo più contenuto rispetto agli anni precedenti.
Le previsioni per giugno, luglio e agosto 2025 indicano un aumento complessivo dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. A sostenere questo lieve progresso è soprattutto la componente internazionale, mentre il mercato interno risente dell’impatto dell’inflazione, che frena la domanda da parte dei turisti italiani. I dati provengono da un’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze per conto di Toscana Promozione Turistica, basata su un campione di 606 imprese del settore.
Un bilancio dei primi mesi del 2025 e le previsioni
La spinta internazionale
L’analisi mette in luce un netto divario tra turismo nazionale e internazionale: le presenze italiane sono previste in lieve calo dello 0,5%, fermandosi a circa 10,5 milioni, mentre quelle provenienti dall’estero dovrebbero crescere dello 0,9%, arrivando a quota 11,6 milioni. Di conseguenza, la quota di turismo internazionale sul totale salirebbe dal 52,3% al 52,6%.
Questo andamento è visibile sia nel comparto alberghiero, dove si stima un aumento degli ospiti stranieri dell’1,7% e un calo degli italiani dello 0,8%, sia nel settore extralberghiero, con una crescita dello 0,4% per i turisti internazionali e una flessione dello 0,3% per quelli italiani.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, insieme all’assessore all’economia e al turismo, Leonardo Marras, ha accolto con soddisfazione i dati, interpretandoli come un segnale positivo per l’attrattività del territorio a livello globale.
“La nostra offerta deve evolvere, diventando sempre più sostenibile, diversificata e accessibile – concludono – Questo significa non solo preservare ciò che ci rende unici, ma anche esplorare nuove direzioni. È imperativo rafforzare il legame profondo tra il turismo e l’intero territorio, valorizzando con maggiore enfasi anche quelle aree che, pur ricche di potenziale, sono ancora meno battute dal turismo di massa. Mi riferisco in particolare alle nostre splendide zone rurali, alle affascinanti colline e alle preziose località termali, che rappresentano autentici gioielli ancora da scoprire pienamente”.
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