Una stangata da oltre 250 milioni di euro. L’Antitrust colpisce duro Ryanair e incassa il plauso delle associazioni dei consumatori. Per il Codacons, la maxi-sanzione da 255,7 milioni è un atto dovuto e necessario.
L’associazione era intervenuta direttamente nel procedimento, schierandosi al fianco delle agenzie di viaggio. La logica è semplice: limitare la concorrenza significa colpire il cittadino. Secondo il Codacons, i comportamenti del vettore irlandese non hanno penalizzato solo gli operatori turistici, fisici od online che fossero. Hanno ridotto l’offerta complessiva. Meno canali di vendita si traducono in meno scelta e costi più alti per l’utente finale. Quei “paletti” imposti dalla compagnia hanno creato un danno economico diretto a chi cercava un biglietto.
Tuttavia, l’entusiasmo è frenato da un’amara constatazione. Il problema del caro-voli resta irrisolto. Il Codacons lancia una frecciata all’Autorità: bene la multa sulla posizione dominante, male la resa sugli algoritmi. L’indagine sui rincari anomali per i collegamenti con Sicilia e Sardegna sembra infatti destinata all’archiviazione. Una doccia fredda proprio nei giorni caldi dell’esodo natalizio.
La conseguenza è sotto gli occhi di tutti. Chi deve tornare a casa per le Feste è costretto a subire lo strapotere dei vettori. I prezzi schizzano alle stelle senza freni. Secondo le stime dell’associazione, in questi giorni i biglietti costano fino al 900% in più rispetto ad altri periodi dell’anno. Una speculazione che, multa o non multa, continua a gravare sulle tasche degli italiani.
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