Il gip di Roma, accogliendo la richiesta del pm Antonio Clemente, ha archiviato il procedimento per falso a carico del generale Roberto Vannacci, europarlamentare Lega fresco di tessera consegnatagli da Matteo Salvini al congresso federale di Firenze. L’indagine riguardava l’ipotesi di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico, in relazione ad alcune dichiarazioni sottoscritte da Vannacci durante il suo incarico di addetto per la Difesa presso l’ambasciata d’Italia a Mosca.
Anche l’ipotesi di falsa attestazione della presenza della coniuge nella sede diplomatica, ai fini di indebita corresponsione dell’indennità di servizio all’estero. Accusa, questa, già caduta lo scorso 17 ottobre, quando il gip militare Daniela Melchiorre aveva archiviato l’indagine.
I legali del generale europarlamentare: “Il generale Vannacci ha sempre agito in buona fede e senza alcuna volontà di alterare la verità o di ottenere indebiti benefici. Anche nell’ambito del procedimento penale, ha dato tutta la collaborazione necessaria per accertare i fatti, fornendo tutti i documenti utili e sottoponendosi all’interrogatorio richiesto dal pubblico ministero cui va il plauso per il rigore giuridico con cui ha evitato l’apertura di un processo inutile perché infondato”.
CINZIA GORLA