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Concessioni balneari, Toscana vara legge regionale

Concessioni balneari, il Consiglio regionale della Toscana, presidente Antonio Mazzeo, ha approvato, su proposta della giunta, una nuova norma che introduce importanti modifiche alla legge regionale 31/2016 in materia di concessioni demaniali marittime. Introducendo due principi che prevedono migliori condizioni per la partecipazione alle procedure comparative per il rilascio delle concessioni a favore delle di micro, piccole e medie imprese turistico-ricreative operanti in ambito demaniale marittimo, e nel contempo tutelando le condizioni per favorire il riconoscimento dei caratteri identitari e distintivi del sistema turistico e balneare delle coste della Toscana.

A questo si aggiunge la previsione del riconoscimento di un equo indennizzo, da corrispondere al concessionario uscente da parte del concessionario subentrante nell’intento di armonizzare il principio di tutela della concorrenza con quello della salvaguardia degli investimenti effettuati dalle imprese già concessionarie.

La proposta di legge è stata approvata con 30 voti favorevoli (Pd, Italia Viva e Lega), 3 voti contrari (Movimento 5 stelle e Forza Italia) e 6 voti di astensione (Fratelli d’Italia e gruppo Misto – Merito e Lealtà).

La proposta di legge è stata illustrata dal presidente della commissione Sviluppo economico e rurale Gianni Anselmi (Pd). Anselmi ha spiegato che le modifiche alla legge operano su due piani, da un lato assurgendo a criterio di premialità, ovvero il favore per la partecipazione alle procedure comparative per il rilascio delle concessioni da parte delle micro, piccole e medie imprese turistico-ricreative operanti in ambito demaniale marittimo; dall’altro, introducendo la previsione del riconoscimento di un equo indennizzo, da corrispondere al concessionario uscente da parte del concessionario subentrante, contemperando il principio di tutela della concorrenza con quello della salvaguardia degli investimenti effettuati dalle imprese già concessionarie.

La legge, spiega Regione Toscana, si inserisce in un contesto normativo ben diverso da quello in cui era stata prevista la disposizione censurata dalla Corte costituzionale con sentenza 157/2017 (aveva dichiarato costituzionalmente illegittima la previsione riguardante l’indennizzo da corrispondere al concessionario uscente da parte del concessionario subentrante)  in quanto dà applicazione ai principi sanciti dalla legge 118/2022 sulla base di quelli affermati dalla giurisprudenza del Consiglio di Stato intervenuta successivamente alla pronuncia della Corte. Inoltre, le previsioni relative al riconoscimento dell’indennizzo sono qualificate come recessive nei confronti di un’eventuale successiva disposizione con cui lo Stato dovesse intervenire nel merito.

“La legge del 2022 introduce il concetto di equo indennizzo – ha detto Anselmi – Il nostro obiettivo è quello di dare un riferimento di coordinamento regionale ai Comuni, che da qui a dicembre dovranno esperire procedure competitive senza avere un riferimento uniforme a cui ispirarsi”.

L’assessore al turismo e all’economia Leonardo Marras ha espresso il suo apprezzamento “anche verso il costruttivo atteggiamento adottato delle opposizioni”.

Giani: “La Toscana è intervenuta in una situazione di estrema urgenza per ovviare ai ritardi del Governo che di fronte alla scadenza del prossimo 31 dicembre, termine entro il quale dovrebbero essere bandite le gare di assegnazione a livello nazionale, non ha adottato alcuna iniziativa. Questa inerzia rischia oggi di aprire una stagione di estrema incertezza per decine di migliaia di stabilimenti in Italia e per gli oltre cinquecento gestori toscani. La legge approvata dalla Toscana è una legge che intende tutelare in via prioritaria i servizi che il comparto turistico della regione offre e vuole essere uno strumento che mette oggi in condizione le imprese di continuare a fare investimenti ed offrire una soluzione concreta e possibile in un quadro normativo nazionale che continua ad alimentare incertezze negli operatori”.

“Non abbiamo mai strumentalizzato politicamente questa vertenza – ha dichiarato l’assessore Marras – e con questo intervento legislativo vogliamo solo dare un contributo e offrire una soluzione alle imprese e ai Comuni per mantenere alto il livello dei servizi del turismo costiero. La Toscana può essere un esempio per le altre regioni anche se non ci stiamo sostituendo a ciò che deve essere svolto a livello nazionale. Saremo in campo subito per dare attuazione con le linee guida coinvolgendo i Comuni e le rappresentanze di categoria. La legge approvata dalla Toscana è uno stimolo al governo, dopo troppi indugi durati troppi anni, perché intervenga rapidamente sul fronte delle concessioni”.

 

Esprimo soddisfazione per l’avvenuto riconoscimento del valore delle aziende balneari toscane, che con l’eccellenza dei servizi che offrono alla sempre più affezionata clientela hanno determinato la nascita e l’affermazione di un sistema turistico di successo”. Lo dice il presidente dei balneari toscani di SIB Confcommercio Alberto Nencetti.
“La proposta di legge approvata dalla Regione Toscana modifica la normativa sulle concessioni balneari inserendo la doverosità, in caso di evidenze pubbliche, che al concessionario uscente sia riconosciuto il valore di tutto ciò che è stato legittimamente creato sull’area demaniale “, continua Nencetti. “È questo una tema essenziale per il nostro sindacato e in generale per tutti gli imprenditori balneari. Auspichiamo che in futuro si  possa  armonizzare la normativa regionale con la legge Draghi, che aveva anche previsto la possibilità di ottenere concessioni temporalmente commisurate all’entità degli investimenti che si possono proporre ai Comuni. Siamo comunque grati alla Regione Toscana di questo primo passo per la tutela del nostro lavoro, dei nostri occupati e dell’indotto. Siamo consapevoli che la competenza a riformare il settore spetta allo Stato e non cesseremo di chiedere una legge nazionale che possa garantire finalmente stabilità ai nostri imprenditore”.

“Ringraziamo la Regione Toscana e, in particolar modo, l’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras e il consigliere regionale Gianni Anselmi, e comunque anche la parte dell’opposizione che ha votato favorevole alla modifica della legge 31. La maggior parte della politica ha capito che questa legge doveva essere modificata”. Lo ha detto il presidente di Fiba Confesercenti Toscana, Simone Guerrini.

“Adesso è importante che nei prossimi 45 giorni siano indicate le linee guida per definire dell’equo indennizzo, che è molto importante perché dà finalmente dignità alle nostre imprese, riconoscendone il valore commerciale e questa è una questione basilare. La Toscana è tra le prime regioni a far chiarezza su una materia difficile e a delineare un sentiero chiaro per le amministrazioni locali e per tutelare l’imprenditoria balneare. Questa è davvero una vittoria storica per Fiba Confesercenti, che da 10 anni lavora per il riconoscimento dell’impresa balneare e porta avanti questo cavallo di battaglia, per avere riconosciuta la giusta dignità  sia dal punto di vista dell’azienda, sia dal punto di vista umano, delle persone che ci lavorano”.

 

 

 

 

© Riproduzione riservata

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