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SERRAVALLE PISTOIESE – Duro intervento di Uniti per Serravalle contro l’ex collega di lista civica ed ex assessore Federico Gorbi.
“Si sta finalmente delineando – dicono i consiglieri – il progetto politico che l’ex vicesindaco di Serravalle Pistoiese Federico Gorbi aveva in mente già prima della tornata elettorale del 2022. Un progetto ben conosciuto dai suoi compagni di viaggio che cinque anni prima lo avevano portato ad essere il braccio destro del sindaco Lunardi, dopo inutili e vani tentativi di fare il sindaco in Comuni diversi che si erano ripetuti negli anni precedenti. Un gruppetto di consiglieri fedeli alla sua linea e un calcio politico ai suoi colleghi a metà del secondo mandato, esattamente a dicembre 2024. Questo era il progetto, studiato e pensato quando era affondato il desiderio di fare le primarie, annunciato sui giornali un lontano venerdi del 2022, all’insaputa dei colleghi assessori e consiglieri che, ignari, lo avevano appreso dai giornali, una volta arrivati a Serravalle, dove il venerdi mattina erano soliti fare giunta e condividere problematiche e idee”.
“Un progetto ovviamente sconosciuto ai cittadini che, fiduciosi, avevano confermato la fiducia alla lista, compreso lui – prosegue – Ma come ogni bella favola, qualche intoppo va messo in conto e può accadere che i programmi non vadano come si era pensato. Il gruppetto dei consiglieri è un po’ sguarnito, la tessera tenuta segretamente in tasca non dà garanzie. I colleghi non si fidano più ciecamente e qualcuno comincia a farsi domande. Ecco che arriva lo strappo a giugno, la fiera è la scusa: lui restituisce alcune deleghe (non tutte, ma quelle studiate a tavolino che possano mettere in difficoltà la giunta), riallaccia rapporti con personaggi che gravitano intorno alla politica serravallina, gli stessi da cui sui social, o durante i consigli comunali, o sui quotidiani, si discostava nel modo più assoluto, arrivando anche a minacciare gli stessi colleghi di maggioranza se li avesse visti nelle stesse foto con quelle persone. Quando la terra trema sotto i piedi, ci vanno bene tutti, basta che stiano dalla parte “giusta”. Dopo mesi di permanenza in maggioranza, non parlando con nessuno se non a suon di insulti e sfornando una interrogazione dopo l’altra, finalmente il progetto prende la forma sbilenca di gruppo consiliare formato, però, da marito e moglie. Parte una campagna di demonizzazione dei colleghi, a partire dal sindaco fino a assessori e consiglieri e passando per il presidente del Consiglio, sulle testate giornalistiche e sui social, sui quali si preferisce non correre rischi e invece di creare una pagina ex-novo del gruppo Attiva, si preferisce recuperare una pagina esistente creata nel 2013, semplicemente cambiandole nome e usando followers che hanno messo il like in tempi non sospetti”.
“Ora, a passare, è il turno di Xhuliano Shkurtaj che si definisce insoddisfatto perché inascoltato dai colleghi e dal sindaco e lamenta che non gli è stata data alcuna delega, come invece è stato fatto con gli altri consiglieri. Peccato che sia stato proprio lui a sostenere l’inutilità delle deleghe assegnate dal sindaco Lunardi agli altri consiglieri e peccato sia stato sempre lui a non cercare mai confronti con la giunta e la maggioranza, della quale aveva scelto solo i due consiglieri di Attiva, Gorbi e Lotti, per intrattenere rapporti e condividere programmi. Una giusta scelta, quindi, quella di Shkurtaj, di saltare dall’altra parte dei banchi consiliari, visto che la sua fiducia verso il sindaco e la maggioranza è durata solo forse il tempo della formazione della lista nel lontano 2022”.
“Il lavoro a cui è chiamata l’attuale maggioranza è arduo e non in termini di numeri di consiglieri – conclude Uniti per Serravalle – È arduo perché l’avanzo di bilancio è notevole, è salito vertiginosamente, anno dopo anno durante l’assessorato Gorbi che nel suo fantasioso progetto aveva inserito un portafogli bello pieno da spendere una volta diventato sindaco, dopo aver mandato a casa il Lunardi. Il tempo, però, per spendere quei soldi preziosi è poco e l’intera macchina comunale avrà il suo bel da fare fino al 2027 per non sprecare neanche un centesimo di quelle somme destinate ai cittadini e non alle megalomanie di un mancato sindaco”.