Serravalle, Gorbi: “Anche il Giorno del Ricordo dimenticato dal sindaco Lunardi”

SERRAVALLE PISTOIESE – “Come già in occasione della Giornata della Memoria, il sindaco del Comune di Serravalle Pistoiese Piero Lunardi si è dimostrato piuttosto distratto nella ricorrenza della Giornata del Ricordo, istituita per non dimenticare i tanti italiani vittime della violenza slava post bellica”.

Così Federico Gorbi, consigliere comunale di Serravalle Pistoiese, che in occasione della commemorazione del 10 febbraio dedicata ai martiri delle Foibe, afferma: “Sul sito del Comune non vi è nessun minimo accenno, esattamente come avvenuto per la celebrazione del 27 gennaio, dedicata alle vittime dell’olocausto. Nessuna iniziativa pubblica, se non una generica commemorazione, annunciata solo oggi e solo sulla pagina social dell’ente, per sabato prossimo presso la fontana dedicata ai martiri delle Foibe. Probabilmente un’idea improvvisata per rimediare all’ultimo secondo ad una grave
disattenzione”.

“L’assessorato alla cultura – prosegue il consigliere – aveva annunciato la proiezione del film Red Land per gli alunni di terza media dei plessi di Masotti e Casalguidi ma poi il progetto è stato frettolosamente annullato, senza alcuna spiegazione. Forse saranno state espresse perplessità da parte dei genitori per una pellicola che non è adatta a ragazzi di nemmeno 14 anni ma, con l’abituale mancanza di trasparenza, la giunta Lunardi ha solo cancellato la trasmissione del film, senza dare motivazioni. Il Comune quindi non ha programmato nessuna proposta destinata alle scuole, come invece sarebbe previsto dalla legge 92/2004 che ha istituito la Giornata del Ricordo, che invita a coinvolgere ‘i giovani delle scuole di ogni ordine e grado’.

“Insomma, la consueta improvvisazione di un sindaco che non ha mai dimostrato
attenzione verso le diverse giornate di commemorazione che sottolineano i momenti
salienti della storia della nostra nazione. Un sindaco, autodefinitosi civico, che partecipa sempre alle iniziative dei partiti, ma che poi dimentica i doveri istituzionali del primo cittadino che dovrebbe rappresentare l’intera comunità – conclude Gorbi – e non solo una ristrettissima cerchia di amici”.