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SERRAVALLE PISTOIESE – “Sono ormai anni che l’assessore ai lavori pubblici Alessio Gargini racconta favolette a cui non crede più nessuno. I lavori per la messa in sicurezza del Fosso di Casale, che corre lungo via San Biagio a Casalguidi, sono stati in gran parte finanziati dalla regione Toscana già a partire dal 2020, dopo i danni causati dall’alluvione del dicembre 2019. La Regione ha messo a disposizione del Comune di Serravalle 1 milione e 400mila euro e, dopo la fase di progettazione, i lavori sono partiti a giugno del 2022 ma si sono subito fermati per evidenti difficoltà della ditta appaltatrice”.
Così Federico Gorbi, consigliere comunale di Serravalle Pistoiese, che afferma: “L’assessore Alessio Gargini invece di revocare l’incarico alla ditta inadempiente, come prevede la normativa, ha preferito tergiversare in un lungo tira e molla, sperando poi di vedere riprendere e soprattutto terminare l’intervento. Dopo molto tempo, la ditta ha deciso di subappaltare l’attività, con il benestare dell’assessore ai lavori pubblici e del sindaco di Serravalle, nonostante alcune perplessità emerse all’interno della maggioranza”.
“In quella occasione – prosegue il consigliere – Gargini aveva assicurato, anche attraverso gli organi di informazione, che i lavori sarebbero nuovamente iniziati nel settembre del 2023 per concludersi nell’estate del 2024. In realtà, nemmeno la seconda ditta ha realmente mai cominciato ad operare sul territorio, e nonostante la nuova alluvione del novembre 2023, la seconda in appena 3 anni, Alessio Gargini ed il sindaco Piero Lunardi non hanno modificato la la propria opinione nemmeno di un millimetro. Anzi, il sindaco ha addirittura ‘promosso’ l’assessore Gargini al ruolo di vicesindaco, eliminando il sottoscritto in quanto autore di domande troppo scomode per l’assessore ai lavori pubblici che ha ripetuto ulterioremente i propri fallimenti quando, con grande enfasi, nel corso di una assemblea pubblica con centinaia di cittadini, ha annunciato la ripresa dei lavori per il 18 settembre 2024″.
“Ad oggi, e siamo ormai oltre 7 mesi oltre il termine stabilito per la fine dei lavori, non c’è traccia di alcuna ditta che stia operando sul territorio. Gargini continua a professare ottimismo, ma intanto via San Biagio a Casalguidi sembra un quartiere di Gaza, i rischi di una nuova alluvione per le famiglie della zona sono ancora lontani dall’essere risolti e c’è il rischo che la regione Toscana revochi il finanziamento visto che, dopo quasi 3 anni, i lavori non hanno visto il via”.
“Un sindaco attento e consapevole sarebbe già intervenuto in prima persona per risolvere la situazione una volta per tutte ma Lunardi preferisce ancora immaginare progetti faraonici futuri – conclude Gorbi – senza nemmeno completare quelli che avrebbero dovuto essere terminati già da molto tempo”.