Aumento Irpef, Serravalle Civica: “Giani e Lunardi non sono dalla parte dei cittadini”

SERRAVALLE – Aumento di tasse e tariffe a livello regionale e comunale, interviene Serravalle Civica – Indipendenza. 

“Nessuno a Serravalle Pistoiese ne parla, ma la Regione Toscana ha aumentato da quest’anno l’addizionale regionale Irpef – ricorda la lista civica – Si tratta di un provvedimento voluto dal governatore Giani nella manovra di bilancio 2023 per far fronte al buco finanziario provocato dalla scorretta gestione della spesa sanitaria. Il governatore toscano sostiene che mancano i 400 milioni di euro del payback che il ministro Speranza aveva riconosciuto e che l’attuale ministro invece – secondo Giani pressato dagli imprenditori – non ha voluto riconoscere. In pratica i conti relativi alla sanità toscana non tornano e a doverli far quadrare sono i cittadini. Giani, con parole che potrebbero essere interpretate anche quasi come una specie di ricatto e minaccia, ha aggiunto che finché il nodo non sarà sciolto, l’addizionale Irpef rimane”.

“I cittadini con redditi tra i 28mila e i 50mila euro si vedranno aumentare l’aliquota Irpef dall’1,68% al 3,32% – prosegue Giani – e per quelli con un reddito che supera i 50mila euro l’aliquota passerà dall’1,73% al 3,33%; un intervento che costerà 130 milioni di euro ai toscani, con una media di circa 117 euro per i redditi tra i 28 e i 55mila euro e di 1012 euro per i redditi superiori ai 50mila euro. Giani e Schillaci litigano tra loro e chi ci rimette, come sempre, sono i cittadini”.

“I serravallini – conclude la nota – non ringraziano solo il presidente della Regione per tale manovra, ma anche la giunta Lunardi, che pur definendosi “giunta del cambiamento” nel 2023, precedendo Giani, ha innalzato l’addizionale comunale Irpef dallo 0,Le 7% allo 0,8% – conclude la lista civica – A ciò si aggiunge  il fatto che, a fronte dell’aumento, i servizi mensa, trasporto scolastico, pre scuola e post scuola rimangono tra i più cari del circondario e le opere pubbliche sono inesistenti. Una cosa è certa: gli amministratori che alzano le tasse, che si dichiarino civici o di centrodestra o di centrosinistra, non stanno sicuramente dalla parte della gente”.