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Partite IVA, il 30 agosto si pagano le imposte con maggiorazione

(Adnkronos) –
Partite IVA, è tempo di versamenti. Superato il periodo di tregua feriale, la più importante scadenza ormai alle porte è quella del 30 agosto, data ultima per pagare saldo e primo acconto delle imposte sui redditi senza incorrere in sanzioni. Ad essere interessati dall’appuntamento sono professionisti e imprese beneficiari della proroga al 31 luglio dei versamenti emersi dalla dichiarazione dei redditi 2024, per i quali è stata confermata la possibilità di differire il pagamento delle somme dovute entro i 30 giorni successivi.  

 Il decreto legislativo correttivo in materia di concordato preventivo biennale, pubblicato in GU del 6 agosto, ha confermato la possibilità di differimento al 30 agosto del saldo e del primo acconto delle imposte sui redditi dovuti dai titolari di partita IVA. Entro venerdì quindi i contribuenti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli ISA, compresi gli esclusi quali ad esempio i forfettari, potranno pagare le somme dovute, sulla base delle risultanze della dichiarazione dei redditi 2024, applicando all’importo una maggiorazione pari allo 0,40%. Una novità attesa e già anticipata ancor prima dell’approdo in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo n. 108/2024, che si applica alle imposte dovute sulla base della dichiarazione dei redditi, IRAP e anche in relazione al saldo IVA 2023 qualora non ancora versato.  Oltre all’IRPEF quindi, la scadenza del 30 agosto interessa a titolo esemplificativo i forfettari tenuti a versare saldo e primo acconto della flat tax, così come la quota di contributi eccedente il minimale calcolata sulla base dei redditi percepiti.   

 In vista dell’appuntamento del 30 agosto, è bene ricordare che i versamenti dovuti a titolo di saldo e primo acconto delle imposte possono essere dilazionati. Anche per chi opta per il pagamento differito, applicando la maggiorazione dello 0,40%, il totale dovuto può essere rateizzato, dalla fine di agosto fino al mese di dicembre. In caso di pagamento a rate le scadenze da rispettare sono le seguenti: 1° rata: 30 agosto; 2° rata: 16 settembre; 3° rata: 16 ottobre; 4° rata: 18 novembre; 5° rata: 16 dicembre. Sulle somme dovute successive alla prima bisognerà altresì applicare una quota aggiuntiva a titolo di interessi di rateazione, pari rispettivamente allo 0,18%, 0,51%, 0,84% e 1,17%. Queste sintetizzando le regole principali da conoscere, ma è altresì bene evidenziare che lo scadenzario dei prossimi mesi vedrà impegnati i contribuenti con un altro importante appuntamento.  Il secondo acconto delle imposte dovrà essere pagato entro il 30 novembre e, in questo caso, in un’unica soluzione e senza possibilità di rateizzazione. —economia/fiscowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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