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PISTOIA – Un vademecum pratico e di immediata lettura, con regole e suggerimenti per muoversi in sicurezza in montagna, sarà diffuso nei Comuni, nei rifugi e nei principali luoghi di aggregazione della provincia di Pistoia. L’obiettivo è di favorire una maggiore consapevolezza nell’attività escursionistica e ricreativa per ridurre i rischi per i cittadini ed agevolare il lavoro dei soccorritori.
Il documento è stato messo a punto nel corso di un incontro istituzionale svoltosi in Prefettura e focalizzato sul tema della ricerca di persone disperse in ambito montano, fenomeno che nelle ultime settimane ha evidenziato un sensibile aumento, coinvolgendo escursionisti e cercatori di funghi, talvolta anche con esiti drammatici.
Dopo un saluto introduttivo del prefetto Angelo Gallo Carrabba, al tavolo, coordinato dal dirigente dell’Area protezione civile della prefettura (il viceprefetto aggiunto Raissa Cipriani), hanno preso parte i rappresentanti della Provincia, della Questura, del comando provinciale dei carabinieri, della Guardia di finanza, dei Vigili del fuoco e del Servizio di emergenza sanitaria 118. Nell’occasione sono stati analizzati i dati più recenti relativi alle attività di soccorso, che nelle ultime settimane hanno assunto un vero e proprio carattere emergenziale, mettendo a dura prova la macchina dei soccorsi, sempre più spesso impegnata in interventi complessi in territori montani impervi della provincia.
Tutti i presenti hanno convenuto sull’opportunità di una forte azione di sensibilizzazione della popolazione, in particolare dei cercatori di funghi, attraverso la diffusione di un decalogo con regole di comportamento e suggerimenti utili per affrontare in sicurezza le escursioni: dalla pianificazione dell’uscita all’utilizzo di dispositivi di orientamento, dalla corretta verifica delle condizioni meteo al vestiario adeguato.
Fondamentale, in caso di infortunio o perdita dell’orientamento, è avere con sé dell’acqua, un indumento che renda ben visibili (come un giubbetto catarifrangente o una coperta isotermica – particolarmente utile nelle ore serali – entrambi strumenti leggeri e poco ingombranti, che possono essere facilmente estratti e utilizzati al bisogno) ed una geolocalizzazione attiva. Infatti, sebbene i mezzi in possesso dei soccorritori consentano il rintraccio della persona in difficoltà anche solo con un cellulare acceso, l’accesso ad un Gps garantisce una tempestività che in un simile contesto si rivela essenziale.
Importante, da questo punto di vista, è – soprattutto per i più anziani – l’ausilio di amici e familiari per imparare ad attivare quantomeno la localizzazione sul cellulare o per installarvi un’applicazione che consenta ai soccorritori, ma anche ai familiari stessi, di disporre delle coordinate immediate in caso di necessità.