Getting your Trinity Audio player ready...
|
PISTOIA – Confcommercio esprime forte preoccupazione per la situazione dei lavori legati alla viabilità in montagna, a poche settimane dall’inizio della stagione estiva. L’attenzione è rivolta in particolare alle opere che riguardano il Ponte dei Mandrini, al Ponte sul Rio Piastroso, al Ponte Rosso e al Ponte di Pracchia.
Un insieme di cantieri – oggetto di una recente assemblea pubblica – che possono mettere in serio pericolo la regolare fruizione di queste vie, già di per sé delicate in termini di viabilità, in un momento in cui il territorio è chiamato ad accogliere l’afflusso turistico estivo.
Le stime prevedono una durata di almeno 20 giorni di chiusura totale per il Ponte dei Mandrini (sul Sestaione), con possibile estensione se i lavori dovessero proseguire oltre la data prevista dell’8 giugno. La chiusura del Ponte sul Rio Piastroso è invece stimata in circa 45 giorni, con la possibilità di un anticipo dei lavori se si dovesse posticipare l’inizio all’1 settembre, come suggerito dal sindaco durante l’incontro pubblico. Per il ponte Rosso si attendono indicazioni, mentre è recente la notizia che prevede l’inizio dei lavori per il Ponte di Pracchia dopo Ferragosto.
“Non possiamo ignorare – evidenzia l’associazione – il rischio che tutte queste opere, così potenzialmente ravvicinate, vadano a paralizzare un intero territorio che per la sua economia dipende fortemente dall’afflusso turistico. Le attività commerciali della montagna, i ristoratori, i commercianti e tutti gli operatori del settore sono profondamente preoccupati dai disagi che i lavori potranno determinare”.
“Il rischio di danneggiare irrimediabilmente un settore economico già fragile è tangibile. La proposta di estendere i lavori a doppio turno, anche durante i giorni festivi, è sicuramente apprezzabile, ma ciò non basta a garantire che non si verifichino conseguenze gravi per il nostro territorio”.
“Confcommercio chiede con forza che venga data priorità alla realizzazione di interventi rapidi ed efficaci, senza sovrapposizioni tra i cantieri, al fine di scongiurare il collasso della viabilità. Allo stesso tempo, riteniamo fondamentale una gestione più coordinata e proattiva con tutti gli enti coinvolti, affinché le esigenze delle imprese, vero motore del territorio, siano sempre valutate come prioritarie. In questo senso, crediamo che sia auspicabile rimandare gli interventi meno urgenti nell’ottica di salvaguardare l’economia della montagna“.