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Strada danneggiata dai lavori, pagherà il Comune di Pistoia

Il Consiglio ha approvato il riconoscimento di un debito fuori bilancio di oltre 5mila euro a seguito della sentenza del tribunale che ha dato ragione al cittadino

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PISTOIA – Consiglio comunale, approvato nella seduta di ieri (21 luglio) il riconoscimento di un debito fuori bilancio a seguito di una sentenza del tribunale di Pistoia. Il provvedimento è passato con 19 voti favorevoli (Fratelli d’Italia, Avanti Pistoia per Ale Tomasi Sindaco, Libertà è Democrazia, Forza Italia – Amo Pistoia Civica e Lega), 10 contrari (Partito Democratico, Pistoia Ecologista Progressista e Civici Riformisti) e nessun astenuto.

La delibera è stata approvata dall’assessore alla viabilità Alessio Bartolomei. “Si tratta di un debito fuori bilancio di 5.225 euro – ha spiegato in aula Bartolomei – in seguito a una sentenza che ha visto il Comune di Pistoia soccombente in una causa civile riguardante la manutenzione straordinaria di una strada comunale. Il debito deriva da una controversia con un cittadino residente in via delle Moricce, strada senza sfondo, nella zona di Santomato”.

“La causa è nata – ha proseguito l’assessore alla viabilità – quando un cittadino ha richiesto al Comune la manutenzione straordinaria della strada, che, a suo dire, era stata danneggiata da lavori di ristrutturazione edile che si sono svolti nella sua proprietà. La strada, di appena 3 metri di larghezza, viene utilizzata solo da un ristretto numero di residenti. L’amministrazione, in passato, aveva risposto che per interventi di manutenzione straordinaria su strade di questo tipo sarebbe stato necessario il contributo economico da parte dei residenti. Tuttavia, il cittadino ha deciso di fare ricorso in tribunale, chiedendo che fosse il Comune a farsi carico dei lavori. La sentenza del tribunale, confermando la posizione del ricorrente, ha ordinato al Comune di provvedere alla sistemazione della strada, sottolineando anche che, in futuro, per lavori di manutenzione straordinaria, sarà necessario coinvolgere i residenti nella copertura dei costi”.

“Si tratta di una sentenza ‘pericolosa’ – ha commentato l’assessore alla viabilità – per il principio di classificazione delle strade adottato dal Comune, che si basa sulle normative e sentenze della Corte di cassazione civile. In particolare, la preoccupazione riguarda il rischio che questo tipo di decisione possa delegittimare la normativa vigente, dando spazio a richieste individuali”.

“In base al parere tecnico degli uffici, l’amministrazione ha deciso di non appellarsi alla sentenza, poiché l’importo in gioco è contenuto e il rapporto costi-benefici non giustificherebbe un lungo iter legale. Qualora in futuro si dovessero presentare situazioni simili con importi maggiori, l’amministrazione sarà costretta ad appellarsi per difendere le proprie posizioni. Aggiungo che la sentenza ha respinto altre richieste avanzate da altri residenti della stessa via, che avevano chiesto un risarcimento simile”.

Riclassificazione di oltre mille strade comunali. “E’ in corso la riclassificazione completa di oltre mille strade comunali – ha spiegato Bartolomei – per adeguarsi alle normative e sentenze più recenti, garantendo una gestione più razionale e chiara del patrimonio viario. Si tratta di un’importante revisione della classificazione, che risale a diversi decenni fa, delle strade comunali in base ai nuovi criteri, che non si basano più esclusivamente sulla proprietà della strada, ma sull’effettivo utilizzo pubblico. In questo contesto, il Comune sta rivedendo anche quelle strade di proprietà pubblica ma che, di fatto, non hanno più una funzione pubblica, come ad esempio strade non più accessibili o utilizzate. Al contrario, anche alcune strade di proprietà privata, che svolgono una funzione pubblica, potrebbero essere riclassificate come pubbliche”.

L’assemblea consiliare ha poi approvato con 19 voti favorevoli (Fratelli d’Italia, Avanti Pistoia per Ale Tomasi Sindaco, Libertà è Democrazia, Forza Italia – Amo Pistoia Civica e Lega), 9 astenuti (Partito Democratico, Pistoia Ecologista Progressista e Civici Riformisti) e nessun contrario il riconoscimento della legittimità della spesa sostenuta per la somma urgenza relativa al cedimento stradale avvenuto lo scorso marzo in via Ciricea e via Giuliani, in località Piteccio, a seguito di un movimento franoso.

“Si tratta della richiesta di autorizzare un’ulteriore spesa di 102mila euro per i lavori di rifacimento di via Ciricea e Giuliani, per i lavori di somma urgenza a seguito del maltempo dello scorso marzo. Pertanto l’importo totale per il rifacimento della strada passa quindi a 200mila euro, raddoppiando la spesa prevista inizialmente”.

“L’aumento della cifra – ha proseguito l’assessore alla protezione civile – non è dovuto a una previsione errata, ma a nuove problematiche emerse durante i lavori. In particolare, un ulteriore evento meteo avvenuto a metà cantiere ha comportato l’ampliamento dell’area di intervento e la necessità di rifare un muretto che stava cedendo per una lunghezza complessiva di 8-10 metri. Di conseguenza, le lavorazioni si sono intensificate, sia in termini di qualità che di estensione territoriale”.

“La somma richiesta sarà anticipata dal Comune con fondi propri ma non graverà sul bilancio comunale – ha evidenziato Bartolomei – Tale spesa fa parte di una richiesta complessiva alla Regione Toscana per i danni da maltempo, che include già circa 1.040.000 euro per altre dieci somme urgenze già approvate dal Consiglio comunale un mese fa, cifra alla quale saranno aggiunti gli ulteriori 102mila euro, in attesa di essere riconosciuti dalla Regione”.

Il Consiglio comunale si è chiuso con l’approvazione all’unanimità di 2 mozioni presentate dalla minoranza. La prima, della consigliera del Partito Democratico Stefania Nesi, ha proposto l’intitolazione di uno spazio pubblico alla memoria dell’onorevole Aldo Moro.

In sintesi, la mozione evidenzia l’importanza di riflettere sul valore della memoria storica e della promozione dei principi di pace, cooperazione, difesa della persona e della democrazia. Tali valori, strettamente legati a un forte spirito europeista, sono incarnati nella figura di Aldo Moro, un leader politico che ha segnato la storia del nostro paese. Il documento inoltre ricorda che in prossimità di piazza San Francesco è collocato il Monumento Memoria storica per ricordare l’uccisione di Aldo Moro e degli uomini della sua scorta, fortemente voluto da Giancarlo Niccolai, uomo di indiscusso rilievo della politica pistoiese. Il monumento rappresenta la volontà di tenere alta l’attenzione contro tutte le forme di violenza e attacco al sistema democratico.

La mozione impegna il sindaco e la giunta comunale a intitolare uno spazio verde o una piazza alla memoria dell’onorevole Aldo Moro, promuovendo nel contempo iniziative istituzionali per far conoscere e diffondere i suoi valori. Inoltre, il documento propone di inserire questo spazio (una volta individuato) all’interno di un percorso della legalità che colleghi luoghi significativi del territorio comunale, da rendere accessibili alle scuole e alla cittadinanza, anche attraverso la collaborazione delle organizzazioni attive sul territorio.

La seconda mozione, sottoscritta dai gruppi di Partito Democratico, Pistoia Ecologista Progressista e Civici e Riformisti, riguarda la modifica degli orari di apertura e chiusura della biblioteca San Giorgio.

In sintesi, il documento evidenzia che la cultura è un elemento cruciale per la crescita di una società democratica e la Biblioteca San Giorgio rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la cittadinanza, svolgendo un ruolo centrale nell’inclusione e nell’aggregazione sociale, costituendo un luogo di ritrovo e studio.

La mozione ricorda che nel Dup (Documento unico di programmazione) 2024-2026 si sottolinea l’opportunità di valutare un’estensione degli orari di apertura della biblioteca di via Pertini per rispondere alle crescenti esigenze di studenti e cittadini. Il documento impegna il sindaco e la giunta ad avviare un confronto con studenti, associazioni e altri soggetti per definire soluzioni condivise, cercando anche risorse e collaborazioni per sostenere l’ampliamento degli orari in modo graduale e sostenibile.

© Riproduzione riservata

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