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PISTOIA – “Le nuove proiezioni elaborate dall’Ufficio studi di Confcommercio confermano un allarme che da tempo lanciamo: il commercio di prossimità a Pistoia è in piena emergenza e senza una strategia condivisa il rischio è quello di ritrovarci con un centro sempre più svuotato”.
È il commento del presidente di Confcommercio Pistoia e Prato, Gianluca Spampani, che evidenzia come, entro il 2035, la città rischi di perdere il 27 per cento delle sue attività commerciali.
“Oggi – prosegue il presidente – quelle botteghe, i negozi storici e le attività di vicinato che costituiscono un presidio socio-economico irrinunciabile, sono messe a repentaglio. A Pistoia, per anni, questi settori hanno viaggiato da soli, ma ormai da tempo si rendono indispensabili incentivi diretti e indiretti all’imprenditorialità. La crisi delle attività economiche non è un fatto collocato nel futuro: la stiamo già attraversando. Per arginarla servono scelte nette e immediate”.
Il presidente richiama con forza l’urgenza di attivare anche a Pistoia i Distretti del commercio, strumenti capaci di coordinare politiche pubbliche, incentivi e progettualità condivise, già sperimentati con successo in altre regioni. “Solo con una regia territoriale – afferma – possiamo mettere a sistema risorse, interventi e obiettivi comuni”.
L’indagine nazionale mostra inoltre come, nei prossimi anni, a crescere saranno soprattutto ristoranti e strutture ricettive. Un trend che, secondo Spampani, “manifesta una dinamica di valorizzazione di questi settori che è positiva, ma che deve rimanere affiancata alla difesa del commercio tradizionale, insostituibile presidio di comunità“.
Per questo, Confcommercio chiede interventi economici immediati: contributi per i canoni di locazione dei fondi sfitti, incentivi per chi apre o rilancia un’attività nei centri urbani, canoni calmierati per favorire nuovi investimenti e arginare la desertificazione commerciale. “Senza misure strutturali – avverte Spampani – non riusciremo ad attirare nuovi imprenditori né a sostenere chi è già in campo”.
Accanto al sostegno diretto, il presidente invita a rafforzare anche le politiche urbane che riportino funzioni essenziali nel centro cittadino. “Scuole, servizi sanitari, luoghi di socialità devono tornare al cuore della città. Solo così si ricostruisce un tessuto vivo, capace di sostenere anche le attività economiche”.
“Non possiamo concederci la rassegnazione – conclude Spampani – Da un lato dobbiamo ricostruire una cultura dell’imprenditorialità che, nel nostro paese, pare essersi smarrita. Poi serve un piano pluriennale per il commercio di prossimità, costruito insieme a Comuni e Regione. Confcommercio è pronta a fare la sua parte, ma occorrono risposte immediate per difendere il valore economico, sociale e culturale del commercio, vero organo vitale di Pistoia”.


