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PISTOIA – “Confcommercio e Confesercenti accolgono con profonda soddisfazione la
decisione dell’Unesco di inserire la cucina italiana tra i Patrimoni Culturali Immateriali dell’Umanità: un risultato straordinario che conferma il valore universale del nostro modo di cucinare e di vivere il cibo”.
Lo affermano le due associazioni, commentando il voto unanime espresso dal Comitato
intergovernativo riunito a New Delhi, che riconosce la capacita dell’Italia di trasmettere nel mondo la ricchezza della propria cultura gastronomica, fatta di competenze, ritualità, relazioni e memoria collettiva.
“Il valore riconosciuto alla cucina italiana – afferma Tommaso Gei, presidente di Confcommercio Fipe interprovinciale Pistoia e Prato – non riguarda soltanto quel che viene prodotto, ma la capacità di generare una tradizione viva, fatta di persone e momenti che alimentano la cultura del cibo nel nostro paese. La cucina e un organismo in continua trasformazione, che si rinnova attraverso la condivisione, la partecipazione, la convivialità”.
“Il riconoscimento Unesco della cucina italiana – afferma Leonardo Bolognini, presidente Confesercenti Fiepet Pistoia – ha una azione promozionale e quindi agisce da moltiplicatore per il turismo, per l’economia e per l’immagine del paese. La cucina italiana vedrà rafforzato il suo legame con la dieta mediterranea, con le tipicità locali e con i territori di produzione delle eccellenze, fra cui Pistoia. Sicuramente la maggiore attenzione internazionale potrà favorire anche la diffusione di modelli di alimentazione sana e sostenibile”.
Per Confcommercio e Confesercenti, questo riconoscimento rende la cucina italiana la prima al mondo a essere tutelata dall’Unesco non per una singola ricetta o un prodotto simbolo, ma per il suo valore culturale e sociale. Un patrimonio che rappresenta da sempre un modello fondato su convivialità, identità e responsabilità condivisa, elementi profondamente radicati nel rapporto degli italiani con il cibo.
La candidatura, sostenuta e promossa da Fipe-Confcommercio e da Fiepet Confesercenti, è stata possibile grazie a un’ampia collaborazione istituzionale che ha coinvolto ministeri, enti locali, associazioni e cittadini, unendo competenze e visioni diverse per valorizzare al meglio la tradizione gastronomica nazionale. Un percorso arricchito da numerose iniziative, culminate nella recente campagna che ha coinvolto più di 10mila ristoranti in Italia e all’estero nella celebrazione del patrimonio culinario del paese.
“Per noi – concludono le associazioni – questo importante traguardo non e soltanto un
riconoscimento formale, ma un invito a custodire, rinnovare e tramandare una cultura della cucina che appartiene a tutti e che rappresenta uno dei cardini dell’identità italiana”.


