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PISTOIA – Medio Oriente, “L’Ordine dei medici di Pistoia esprime profondo sgomento per quanto sta accadendo a Gaza e condanna con fermezza ogni forma di violenza contro strutture civili, medici e operatori sanitari”.
Così la presidente dell’Ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri di Pistoia, dottoressa Paola David, interviene in merito all’escalation di violenza in atto in Medio Oriente.
“La distruzione dell’abitazione della dottoressa al-Najjar, mentre era in servizio, e la tragica morte di nove dei suoi dieci figli ci colpiscono profondamente e ci interpellano come esseri umani e come professionisti. La nostra è una posizione dettata da etica, compassione, senso civile e scevra da qualsivoglia altro connotato. Un profondo attaccamento alla nostra professione, che ha sostenuto – per esempio – molti di noi durante il periodo della pandemia, isolandoci dai nostri cari, anche lasciando le nostre case per poter essere vicini ai pazienti colpiti dal virus. Allo stesso modo la nostra collega al-Najjar è corsa in ospedale, a curare bambini sconosciuti ma bisognosi di cura, mentre i suoi le sono stati restituiti in nove sudari”.
“In uno degli attacchi dello scorso fine settimana, infatti – riprende David – hanno perso la vita 23 persone, tra le quali anche la quasi totalità della famiglia della dottoressa Alaa al Najjar, informata del terribile evento mentre era in servizio nel reparto di pediatria dell’ospedale Nasser di Khan Yunis, nella striscia di Gaza”.
“Così come ribadito nelle scorse ore anche dal presidente Fnomceo, dottor Anelli, chiediamo che si stabilisca un corridoio umanitario – ha ribadito David – che possa consentire almeno ai medici di poter svolgere in sicurezza la propria opera nel rispetto delle convenzioni internazionali. Esprimiamo la nostra vicinanza al dolore della collega colpita da questa tragedia: i figli della dottoressa al-Najjar sono nostri figli”.