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PESCIA – È arrivato il parere del ministero dell’interno sulla surroga della comunale di minoranza dopo le dimissioni di Annalena Gliori dopo che nella lista civica del candidato sindaco del centrodestra Antonio Grassotti i candidati si sono tutti auto sfiduciati e non hanno accettato di entrare in consiglio comunale.
“Siamo disgustati da questo tipo di politica che manca di rispetto alle istituzioni – commentano uniti i consiglieri comunali del Partito Democratico e la segreteria del Pd pesciatino – Abbiamo assistito ad una bruttissima pagina per la democrazia perché i 369 cittadini che hanno votato quella lista non hanno diritto alla loro rappresentanza perché chi aveva chiesto il loro voto ha rinunciato e il fatto che il ministero abbia sancito questa figuraccia rende Pescia ancora una volta caso unico in Italia, visto che non esistevano precedenti negli 8000 comuni italiani. La manovra di far entrare il segretario della Lega è naufragata dimostrando platealmente che i cittadini hanno fatto bene a bocciare, nel 2023, questa politica che ha preferito fare accordi elettorali sottobanco per favorire la vittoria di Brizzi-Giurlani e che è poi stata sconfitta”.
“Una politica che si autoboccia da sola rinunciando anche al mandato elettorale – prosegue – Complimenti al centrodestra ufficiale che adesso ha un solo consigliere comunale: ci penserà comunque il loro faro Oreste Giurlani a guidarli come ha già fatto al ballottaggio. Siamo disgustati di questi giochetti di bassa lega e siamo orgogliosi di essere alternativi a queste modalità e a chi diffonde fake news. La nostra amministrazione comunale va avanti e i risultati ottenuti, non ultimo l’aver sbloccato la situazione del nostro mercato dei fiori, lo dimostrano”.
“L’unico rammarico – concludono i gruppi del Pd di Pescia – resta quello che ancora una volta, a rimetterci a livello di immagine, è la nostra città che continua a fare notizia a livello nazionale per pagine non edificanti, altro che orgoglio pesciatino.”