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Fondazione Poma Liberatutti, un libro di interviste celebra il suo terzo compleanno

'Quindi, sette incontri del duemilaventicinque' sarà presentato giovedì 11 settembre insieme al curatore Alberto Demagistris

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PESCIA – Buon compleanno alla Fondazione Poma Liberatutti, che giovedì (11 settembre) festeggia i suoi primi 3 anni di vita pubblicando Quindi… sette incontri del duemilaventicinque, un libro che raccoglie sette interviste di altrettante personalità del mondo artistico e culturale, che nel corso del 2025 hanno attraversato gli spazi della fondazione. La presentazione si terrà appunto l’11 settembre alle 18.30, alla presenza del curatore Alberto Demagistris e degli ospiti intervistati. Conduce Paolo Trinci.

Il titolo richiama una parola ricorrente nelle conversazioni informali, e al tempo stesso rappresenta il trait d’union che collega le voci presenti nel volume, fatto di racconti biografici, divagazioni e pensieri in libertà, nati nel veloce gioco di azione e reazione dell’intervista. La pubblicazione si configura come un esperimento narrativo a metà strada tra l’orale e lo scritto, in cui l’equilibrio tra spontaneità e fruibilità diventa elemento strutturale del progetto editoriale.

Il libro prende forma attorno a 7 incontri, ciascuno diverso per tono, linguaggio e prospettiva, ma accomunati da una stessa direzione: quella di un dialogo tra la Fondazione e chi, nel corso del 2025, ha accettato di sedersi a parlare di sé con Alberto Demagistris.

C’è chi come don Amleto Spicciani, voce autorevole e familiare del territorio con un passato di docente di storia, ha intrecciato spiritualità e attenzione sociale, offrendo uno sguardo sul presente capace di coniugare radici e futuro. C’è Skim, graffittaro e pittore di Scandicci, che ha trasformato la sede della Fondazione in un paesaggio visionario, abitato da architetture oniriche ispirate alle Città invisibili di Calvino, in una delle sue tante mostre tra tele e muri colorati.

C’è poi la musica, rappresentata dai Piqued Jacks, band toscana dal respiro internazionale, arrivata sul palco dell’Eurovision 2023 di Liverpool. Due dei suoi componenti, Andrea Lazzeretti e Francesco Bini, sono parte attiva della comunità di Poma, portando avanti un lavoro con i più piccoli che tiene insieme gioco, formazione musicale e passione. Tra le voci che meglio rappresentano il legame della Fondazione con il proprio territorio, emerge quella del poeta e critico letterario Paolo Fabrizio Iacuzzi, originario di Pistoia e direttore del Premio Internazionale Ceppo.

Nicola Rignanese, attore foggiano, da anni presente sui palcoscenici teatrali e in molte pellicole del nostro cinema. Innamoratosi di Poma, ha guidato un laboratorio teatrale intensivo, trasformando il tempo condiviso in un piccolo esperimento di convivenza scenica.
Con un approccio più riflessivo e radicato nel corpo, Stefano Filippi — regista, formatore, autore. Amico di Poma da sempre, dove ha portato la sua pratica teatrale fatta di attenzione, ascolto e consapevolezza, a cavallo tra performance e ricerca spirituale.
Infine, Maria Cassi, clown e attrice di fama internazionale, con la sua inconfondibile miscela di comicità, narrazione e gesto.

Il progetto si inserisce all’interno delle attività editoriali promosse dalla Fondazione Poma Liberatutti nella collana Appunti Palatini. Il libro, pensato come primo di una serie di storie da presentare nei compleanni della Fondazione, rappresenta uno strumento per raccogliere e conservare la memoria delle persone e dei dialoghi che ogni anno si sono avvicinati alla Fondazione.

Quindi… è un omaggio alla parola come forma di conoscenza, all’ascolto come pratica culturale, e alla relazione come motore di ogni esperienza significativa.

Fondazione Poma Liberatutti

Sulle sponde del fiume Pescia, nell’omonima città, sorge la Fondazione Poma Liberatutti. Un centro polifunzionale concepito per stimolare il libero pensiero e favorire l’incontro tra iniziative e forme artistiche diverse. Realizzata in un ex opificio ristrutturato, la Fondazione si presenta come una factory culturale.

Lo spazio ospita mostre d’arte, spettacoli dal vivo, conferenze ed eventi che spaziano dalla musica al teatro, alle arti visive, coinvolgendo artisti affermati e giovani talenti. Accanto agli eventi culturali, offre una ricca gamma di attività formative in continua evoluzione: laboratori di scrittura, pittura, scultura; l’apprendimento di lingue straniere; yoga, tai-chi, scacchi e non manca la scuola di cucina, pensata per unire creatività e tradizione gastronomica. Il refettorio è il punto d’incontro per eccellenza, più di un semplice ristorante, dove spettacoli e momenti di socialità si mescolano con una cucina di eccellenza.

Guidata da una filosofia inclusiva e libera da vincoli ideologici, la Fondazione Poma è un laboratorio di crescita personale e condivisione, dove il dialogo e la ricerca del bello si intrecciano in ogni attività.

© Riproduzione riservata

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