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MONTECATINI – Nella notte di sabato 15 febbraio, il centro di Montecatini Terme è stato teatro di due rapine in rapida successione, perpetrate da un gruppo di tre giovani. Le indagini dei carabinieri, però, hanno permesso di individuare uno dei responsabili nel giro di pochi giorni: si tratta di un 17enne già noto alle forze dell’ordine proprio per rapina.
Il primo episodio si è verificato poco dopo la mezzanotte nella centralissima piazza del Popolo; qui una coppia di ragazzi, anch’essi minorenni, stava passeggiando tranquillamente quando sono stati avvicinati dal trio di malviventi. Con modi bruschi e atteggiamento intimidatorio, i rapinatori hanno preso di mira la ragazza, riuscendo a strapparle la borsa. La giovane, comprensibilmente scossa e impaurita dall’accaduto, ha avuto però la prontezza di spirito di fermare una pattuglia dei carabinieri che, proprio in quel momento, transitava nel corso di un regolare servizio di controllo del territorio nel centro cittadino.
La vittima ha fornito quindi ai militari una descrizione dettagliata degli aggressori, permettendo l’immediato avvio delle ricerche. Gli uomini dell’Arma si sono messi subito sulle tracce dei malviventi, pattugliando le vie limitrofe e i possibili percorsi di fuga.
Mentre le ricerche erano già in corso, al numero di emergenza 112 è pervenuta la notizia di un’altra segnalazione di rapina. Questa volta il teatro dell’aggressione è stata via IV Novembre, dove quattro giovani erano appena usciti da un locale e si stavano dirigendo verso la loro auto parcheggiata nelle vicinanze. Nuovamente, tre aggressori hanno avvicinato il gruppo con una scusa banale, chiedendo una sigaretta. Stabilito il contatto, i tre malviventi hanno estratto un coltello e impugnando bottiglie di vetro, sono riusciti a sottrarre un telefono cellulare a una delle vittime prima di darsi alla fuga. Tuttavia, la pattuglia del Nor della Compagnia, già impegnata nelle ricerche degli autori della prima rapina, è intervenuta tempestivamente sul luogo della seconda aggressione. Il pronto intervento ha permesso di individuare i tre aggressori mentre tentavano di allontanarsi.
Uno dei malviventi, un diciassettenne poi arrestato, è stato bloccato dai militari, mentre i suoi due complici riuscivano a dileguarsi nel parco di via della Torretta, un’area verde che offre numerose possibilità di occultamento. Le ricerche dei fuggitivi sono proseguite per tutta la notte, con l’impiego di pattuglie aggiuntive, ma senza successo.
Il minorenne arrestato già noto, era stato denunciato all’autorità giudiziaria dei minori dai carabinieri per due rapine a mano armata compiute nel dicembre scorso ai danni di strutture alberghiere in città.
Il primo episodio risale alla notte del 3 dicembre scorso, quando il portiere notturno dell’hotel Arnolfo, in via Trieste, è stato sorpreso da un individuo con il volto coperto che impugnava una pistola. L’aggressore, entrato nella struttura da una porta della cucina lasciata aperta, aveva intimato al dipendente di consegnare l’incasso.
Trovando soltanto 3,50 euro nel registratore di cassa, il rapinatore ha notato un portafoglio lasciato su un divano nelle vicinanze e ne ha estratto una banconota da 50 euro prima di fuggire rapidamente attraverso le vie limitrofe. L’impianto di videosorveglianza dell’hotel aveva ripreso l’intera scena, fornendo elementi utili alle indagini.
A soli due giorni di distanza, il 5 dicembre, era stata denunciata una tentata rapina all’hotel Adua di via Manzoni. In questo caso, un visitatore che si era recato nella struttura per salutare un amico lì impiegato come portiere notturno era stato sorpreso da un individuo parzialmente mascherato e armato di pistola mentre l’amico si era momentaneamente allontanato per effettuare un controllo di routine all’interno della struttura.
Il rapinatore aveva quindi intimato alla vittima di consegnare l’incasso dell’hotel, ma trovandosi di fronte al rifiuto dell’uomo, che non aveva accesso al denaro, aveva ingaggiato una breve colluttazione. Probabilmente disturbato o frustrato dal fallimento del piano, l’aggressore si era dato alla fuga senza asportare nulla.
Anche in questo caso, le immagini delle telecamere di sicurezza hanno fornito elementi importanti per le indagini, che hanno portato alla denuncia del minorenne.
Il diciassettenne arrestato, su disposizione dell’autorità giudiziaria minorile, è stato condotto al carcere minorile di Firenze. Nei giorni successivi, il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto disponendo la permanenza del giovane nell’istituto.