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MONTECATINI TERME – Vari episodi di spaccio, ma anche un’accusa di tentato omicidio. È finito in carcere un 34enne campano ma da anni residente in Valdinievole, al termine di un’indagine della Polizia.
È stato rintracciato nella provincia di Caserta, con l’ausilio di personale della Squadra Mobile della Questura della località campana, è stato condotto al carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Dal 2018, secondo le accuse, si è reso responsabile del reato di detenzione, cessione e vendita di sostanze stupefacenti ed in particolar modo di cocaina e, per un debito di droga, lo scorso 1 agosto aveva aggredito un connazionale.
Nell’occasione, accompagnato da un’altra persona in possesso di un’arma da fuoco che con atti intimidatori sparava alcuni colpi in aria, si è appostato fuori dall’abitazione della vittima e al suo arrivo lo ha sorpreso alle spalle. Quindi, impugnando in una mano un tirapugni e nell’altra un punteruolo ha sferrato nei confronti del malcapitato alcuni fendenti in direzione del collo, con l’evidente intenzione di procurargli ferite mortali. Azione che, tuttavia, non aveva l’esito sperato solamente perché la vittima è riuscita, in parte, a schivare i colpi che lo attingevano sotto un’ascella procurandogli, comunque, una vistosa ferita lacerocontusa che necessitava di cure mediche al pronto soccorso.
Nel 2024, poi, il giovane si sarebbe responsabile di numerosi eventi criminosi. Il 25 aprile a Montecatini si sarebbe reso responsabile del reato di lesioni personali ed estorsione in danno di una terza persona poiché, dopo essersi impossessato del suo Iphone dapprima lo ha minacciato verbalmente chiedendo il pagamento della somma di euro 100 euro per la sua restituzione e successivamente, non ricevendo risposta positiva, ha posto in essere atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere la vittima al pagamento: percosse e lesioni che consistevano in escoriazioni e ferite da punta al tronco e alla testa.
E ancora, l’11 maggio a Massa e Cozzile si è reso responsabile di danneggiamento aggravato e continuato e del reato di furto in quanto, armato di un arco, dalla finestra dell’abitazione della madre, scagliava alcune frecce incendiarie nell’area sottostante il condominio appiccando il fuoco ad alcuni cassonetti dell’immondizia e ad alcuni oggetti dismessi della Pubblica Assistenza locale. Il 15 maggio è stato denunciato per minaccia a seguito di denuncia/querela. Il 22 luglio è stato denunciato per percosse, maltrattamenti familiari e danneggiamenti, con apertura di codice rosso da parte della propria madre. Infine il 30 luglio si sarebbe reso responsabile, nella Provincia di Lucca, del furto di un’autovettura e del reato di ricettazione, avendo il personale di polizia giudiziaria rinvenuto all’interno dell’auto refurtiva di illecita provenienza.
Per tutti questi motivi l’autorità giudiziaria ha emesso nei suoi confronti ordinanza di applicazione di misura cautelare con custodia in carcere.