(Adnkronos) – "Secondo le nostre banche dati, e anche secondo l'Inail, le malattie professionali principalmente denunciate sono quelle osteoarticolari, sono anche le più facili anche da individuare e sono le cosiddette malattie tabellate in cui è più facile avere il riconoscimento e le troviamo in tutti i settori di lavoro, sono trasversali. In particolare le troviamo dove ci sono carichi di lavoro sulle braccia e movimenti ripetitivi. Ma stanno incrementando le denunce per le neoplasie professionali, cioè per i tumori professionali. Perché? Perché purtroppo anche da questo punto di vista ci sono ancora troppi ambienti di lavoro dove le lavoratrici e i lavoratori sono esposti a fattori cancerogeni". A dirlo, intervistata da Adnkronos/Labitalia, Sara Palazzoli, componente del collegio di presidenza del Patronato Inca Cgil. E il patronato anche su questo tema sta operando a supporto dei lavoratori. "Stiamo lavorando per la formazione, perché molte volte ci si ammala si muore di tumore senza aver indagato dove si stava lavorando". E per Palazzoli "un'altra malattia professionale che sta emergendo, e che stiamo definendo un po' la malattia figlia del nostro tempo, è quella legata allo stress da lavoro correlato, derivante dalla nuova organizzazione del lavoro con pressioni continue, dai rapporti con il superiore. Possiamo dire dal nostro Osservatorio che anche lo stress da lavoro correlato che si sta sempre più emergendo è trasversale a molti settori. Purtroppo il percorso per il riconoscimento è complicato, noi come Inca ne abbiamo ottenuto molti ma tutti a seguito di causa legale, perchè ogni domanda amministrativa fatta all'Inail viene respinta", sottolinea. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Inca Cgil: “In aumento neoplasie professionali, troppi lavoratori esposti a fattori cancerogeni”
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