(Adnkronos) – In farmacia i pazienti in terapia per il cancro “chiedono aiuto” per disturbi “di cui non riescono a chiedere” consiglio “al medico o all'oncologo dell'ospedale perché storditi da mille informazioni. Ci chiedono come gestire dei piccoli grandi effetti collaterali che le terapie possono dare, come ad esempio la nausea, vomito, ulcere alla bocca, ulcere alla pelle, la gestione anche semplicemente dell'igiene quotidiana”. Così Sara Zucca, farmacista esperta in omeopatia, intervenendo oggi a Milano a un evento sull’oncologia integrativa, ricorda che “l'omeopatia ci ha sempre dato grandi riscontri perché dà la serenità di non interferire con la terapia e di non avere effetti collaterali. I pazienti riescono così a sentirsi meglio, stare meglio, essere anche più pronti a recepire e accogliere le terapie oncologiche”. L'omeopatia “è sicuramente utile al paziente oncologico – aggiunge Zucca – nel supportarlo negli effetti collaterali delle terapie sia chemioterapici che radioterapie che nel post interventi chirurgici. Non cura il cancro, ma è di grandissima rilevanza per far sì che il paziente riesca a sopportare meglio le terapie che sta facendo ad aderire quindi meglio la terapia ed avere quindi un effetto anche migliore dalla terapia stessa”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Tumori, oncologia integrativa, la farmacista: “Omeopatia per gestire disturbi delle cure”
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