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Dichiarazione dei redditi 2025, verso il via al fitto calendario di scadenze. A inaugurare la stagione dichiarativa è il tris di date da ricordare relative alla Certificazione Unica 2025, adempimento funzionale al Fisco ai fini della predisposizione delle dichiarazioni precompilate. A marzo i sostituti d’imposta dovranno effettuare l’invio telematico dei dati all’Agenzia delle Entrate, entro il giorno 17 per dipendenti e pensionati ed entro fine mese per gli autonomi interessati dalla precompilata. Entro il 15 marzo si attende anche il lancio del software per il calcolo degli ISA, gli Indici Sintetici di Affidabilità utilizzati dalle partite IVA. Non cambiano le scadenze da tenere a mente per l’invio del modello 730 e del modello Redditi, mentre un’importante novità è relativa ai termini per l’adesione al concordato preventivo per il biennio 2025-2026. Passiamo quindi in rassegna le principali date da ricordare L’avvio della stagione dichiarativa è accompagnato da una serie di appuntamenti funzionali anche alla predisposizione delle precompilate da parte dell’Agenzia delle Entrate. L’invio dei dati contenuti nelle Certificazioni Uniche è uno di questi, e si tratta del primo importante adempimento da annotare in calendario. Per quel che riguarda i lavoratori dipendenti, l’invio delle CU 2025 da parte dei sostituti d’imposta dovrà avvenire entro il termine ultimo di lunedì 17 marzo. Da quest’anno, allo scadenzario di marzo si aggiunge la scadenza del 31 relativa alla trasmissione dei dati relativi alle somme corrisposte ai lavoratori autonomi. Se fino allo scorso anno è stato possibile trasmettere le CU degli autonomi entro il 31 ottobre, l’avvento della dichiarazione precompilata per le partite IVA porta ad un anticipo dei tempi.
La scadenza lunga, agganciata a quella del modello 770, resta in campo solo per quei dati esclusi dalla predisposizione del modello Redditi precompilato da parte dell’Agenzia delle Entrate. La stagione dichiarativa entrerà come al solito nel vivo ad aprile, con l’avvio della possibilità di accesso al modello 730 precompilato. In questo caso la data da monitorare è quella del 30 aprile, giorno a partire dal quale tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate sarà possibile visualizzare la dichiarazione precompilata.
Di prassi, per la modifica e l’invio bisogna attendere alcuni giorni. Solitamente è dalla metà del mese di maggio che è possibile integrare, correggere o trasmettere senza variazioni il modello 730 precompilato. Le tempistiche saranno rese note nei prossimi mesi dall’Agenzia delle Entrate. La scadenza ultima non cambia ed è ancorata alla data del 30 settembre. Sul fronte del modello 730, con le istruzioni in bozza pubblicate il 14 gennaio l’Agenzia delle Entrate ha segnalato alcune importanti novità che interesseranno l’adempimento dichiarativo. Tra queste la revisione dell’IRPEF, che dal periodo d’imposta 2024 segue la struttura a tre aliquote e scaglioni e le novità in materia di detrazioni sui redditi da lavoro dipendente. La presentazione del modello 730 sarà anche l’occasione per la richiesta del bonus Natale da parte dei dipendenti che hanno optato per il riconoscimento in sede di dichiarazione dei redditi, in luogo dell’accredito in busta paga a dicembre. Tra le novità anche quelle in materia di bonus edilizi e, in particolare: ● il superbonus al 70 per cento per le spese sostenute nel 2024, con detrazione da utilizzare obbligatoriamente in dieci anni; ● il bonus mobili e grandi elettrodomestici, con limite di spesa fissato a 5.000 euro; ● il sismabonus e il bonus barriere, per le spese sostenute nel 2024 per l’eliminazione delle barriere architettoniche (anche in questo caso con detrazione in dieci anni). Alcune novità anche per il modello Redditi 2025. In questo caso la prima data da monitorare è quella del 15 marzo, termine entro il quale l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione i programmi per la compilazione e l’invio dei dati degli ISA.
Dal 15 aprile e fino al 30 giugno sarà possibile inviare il modello Redditi per il tramite degli uffici postali e, sempre dal 15 aprile, partirà la possibilità di invio in modalità telematica. La scadenza ultima da rispettare è fissata al 31 ottobre 2025. Per i soggetti passivi IRES con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, l’invio dovrà essere effettuato entro l’ultimo giorno del decimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta. Sul tema è bene ricordare che a partire dall’anno in corso la possibilità per le partite IVA di aderire al concordato preventivo biennale si slega dalla dichiarazione dei redditi. La scelta di adesione al patto con il Fisco andrà formulata entro il 31 luglio, con un nuovo adempimento che si aggiunge ad uno scadenzario già fitto di appuntamenti. —economia/fiscowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Dichiarazione dei redditi 2025, le scadenze da segnare in calendario
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