LIVORNO – L’Italia della scherma riparte dall’oro di Cosimo Bertini. È lui il nuovo campione del mondo di sciabola maschile Under 20: il livornese ha trionfato a Wuxi, in Cina, nella giornata inaugurale dei Mondiali Giovani e Cadetti 2025. Una cavalcata perfetta, culminata con la vittoria in finale sul rumeno Vlad Covaliu, iridato uscente, riportando in Italia una medaglia che mancava da sei anni.
Settimo dopo la fase a gironi, chiusa con cinque vittorie su cinque, il portacolori del Fides Livorno ha liquidato con autorità l’australiano Shi (15-4), l’argentino Trukhmanov (15-8), e poi il compagno di squadra Edoardo Reale in un combattuto derby azzurro (15-12), l’unico vero brivido del suo percorso. Da lì in poi, è stato un crescendo: 15-7 al coreano Shin, 15-3 al tedesco Schenkel nei quarti, e una semifinale da brivido contro il francese Couderc, vinta 15-11 dopo un ribaltone di cuore e tecnica.
In finale, contro Covaliu, Bertini ha dato tutto. Ha combattuto punto su punto, credendoci fino alla fine, imponendosi 15-12 e scrivendo una nuova pagina nella storia della scherma italiana. L’ultima volta era successo nel 2019, con Lorenzo Roma, prima ancora nel 2014 con Luca Curatoli.
Sul podio, tra gli abbracci dei compagni e i complimenti di Valentina Vezzali, capo delegazione, Bertini ha ricevuto anche la chiamata del presidente federale Luigi Mazzone. Un riconoscimento meritato per un ragazzo che si è costruito passo dopo passo, tra sacrifici, dedizione e tanta passione. Non un predestinato, ma un lavoratore silenzioso, cresciuto nella “banda del Fides”, la storica palestra livornese (la più vincente al mondo, medaglie e trofei alla mano) dove ha mosso i primi passi nella scherma otto anni fa.
Un anno da incorniciare
Il suo 2024 lo aveva già visto protagonista: bronzo a Hammamet in Coppa del Mondo U20, oro a squadre agli Europei di Antalya, titolo italiano Under 23 a Salsomaggiore. E ora questo Mondiale, il sogno che chiude nel migliore dei modi il suo percorso giovanile. “Ho trovato la mia stabilità, e con quella ho affrontato le gare più importanti”, ha detto al termine della giornata, tra incredulità e gioia, sentendosi “leggero e felice”.
ANDREA PUCCINI