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Ritorno alle Province elettive, Upi Toscana: “Bene l’ok alla proposta in Regione”

“Gestiamo servizi essenziali e svolgiamo un ruolo importante nella promozione del territorio. Eppure continuiamo a subire tagli da parte del Governo. In questo senso apprezziamo ciò che è avvenuto ieri a Roma e a Firenze: l’accoglimento da parte dell’esecutivo dell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza sulle risorse da stanziare per le Province e l’approvazione da parte del Consiglio regionale toscano di una proposta di risoluzione contro i tagli ai fondi e per il ritorno all’elezione diretta. Ora dal Governo ci aspettiamo i fatti”.

A dirlo è il presidente di Upi Toscana, Gianni Lorenzetti, commentando l’ordine del giorno parlamentare che impegna il Governo “ad adottare ogni utile iniziativa per attribuire alle Province risorse adeguate rispetto alle funzioni svolte alle eventuali riforme in ragione delle proposte parlamentari presentate” e la proposta di risoluzione presentata dalla Commissione istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle aree interne della Toscana, guidata da Marco Niccolai, sui tagli ai fondi delle Province previsti nella legge finanziaria 2024.

Nella risoluzione approvata dal Consiglio regionale si chiede al Governo di attivarsi per riprendere il percorso di ritorno alla stabilità finanziaria delle Province e assicurare i servizi nelle loro funzioni fondamentali e in quelle attribuite dalla Regione, anche in funzione degli interventi da attuare nelle aree marginali e interne del paese e ridurre le disuguaglianze. Il Consiglio regionale ha accolto anche due emendamenti della minoranza e si è inoltre espressa a favore di una riforma che riporti alla piena funzionalità organizzativa e istituzionale le Province con il ritorno all’elezione diretta degli organi.

“I territori interni e montani della Toscana – dice Marco Niccolai, presidente della Commissione aree interne e proponente della risoluzione – vedono come principale viabilità quella di competenza delle Province, ormai da anni in condizioni molto serie: era dunque dovere della Commissione aree interne chiedere al Consiglio regionale di esprimersi affinché la Toscana ponga con forza al Governo la necessità di assicurare l’integrale finanziamento delle funzioni a loro assegnate, perché il taglio che è avvenuto negli anni ha avuto effetti devastanti su territori già di per sé fragili come quelli montani e interni. Il Consiglio regionale si è espresso anche per il ritorno all’elezione diretta degli organi perché i cittadini hanno la necessità di scegliere direttamente chi svolge funzioni che impattano fortemente sulla vita delle famiglie, come le scuole superiori, e di tutti i cittadini e le imprese, come la viabilità provinciale. Abbiamo dato voce a tanti cittadini che chiedono alla politica di affrontare queste priorità: nessuna Regione può sostituirsi allo Stato, il Governo deve archiviare subito la stagione dei tagli alle Province che ha ripreso con la finanziaria 2024”.

“Come Upi Toscana – dice il presidente Lorenzetti – abbiamo elaborato una serie di proposte di modifica alla normativa vigente sulle Province. Eccole per titoli: garantire risorse indispensabili per le funzioni fondamentali, eliminare le spending review digitali e lineari, neutralizzare gli oneri per i rinnovi contrattuali, estendere la possibilità di assumere personale specializzato e risolvere l’impatto dei costi degli interventi Pnrr sui bilanci delle Province. Inoltre, è necessario prevedere un fondo per coprire le spese straordinarie e imprevedibili connesse ai progetti Pnrr, stimato a oltre 25 milioni di euro per le sole Province della Toscana”.

© Riproduzione riservata

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