Regionali 2025, FdI della premier Meloni pensa alla legge elettorale in vista delle politiche 2027 dopo i risultati in Puglia, presidente Decaro, Pd, campo largo centrosinistra, in Campania, presidente Fico, M5S, campo largo centrosinistra. In Veneto, presidente Stefani, Lega Salvini, centrodestra.
FdI doppiato da Lega ad effetto Zaia in Veneto e solo un punto in più di Forza Italia in Campania dove FdI ha espresso il candidato presidente centrodestra Cirielli, ampiamente battuto da Fico.
Il deputato toscano Giovanni Donzelli, FdI: “Quella sulla stabilità è una riflessione che abbiamo fatto anche con le riforme istituzionali, con il premierato che abbiamo proposto e che porteremo avanti. Ma al tempo stesso c’è anche una riflessione che viene fatta sulla legge elettorale. Non ci sono dogmi, faremo un confronto sereno perché crediamo che questa stabilità serva alla nazione”.
Poi al Corriere della Sera: “Noi vorremmo lasciare questa stabilità politica a prescindere da chi vince le elezioni. Se le dovesse vincere il campo largo saremo pronti a fare serenamente opposizione, se dovessimo vincerle noi saremo pronti e sereni a continuare a governare l’Italia. Ma crediamo che l’instabilità dei governi e delle maggioranze che cambiano durante la legislatura continuamente non serva all’Italia. Finora c’è stata stabilità ma per le nostre capacità e per le loro divisioni. Invece con questa legge il rischio che nessuno abbia la maggioranza alle prossime elezioni esiste eccome: loro ne sarebbero felici, perché sarebbero prontissimi a fare un governo con tutti dentro, noi no. Noi vogliamo che chiunque vinca possa governare per 5 anni. In questo contesto una legge sul modello regionali mi sembra decisamente la migliore”.
Immediata la replica di Matteo Renzi, senatore toscano leader di Italia Viva, ex premier, nella sua enews.
Renzi: “Per mesi è stato detto che l’alternativa non c’era. Invece oggi si scopre che l’alternativa c’è, vince con candidati anche diversi perché Giani non è Fico che non è Decaro e vince con un buon risultato, lasciatemelo rivendicare, sia dei centristi, a cominciare da Casa Riformista, fino a tutti i partiti più di sinistra. Siccome vinciamo noi Donzelli ricorda quel bambino quando in piazza perdeva la partita e diceva il pallone è mio lo porto via.
“Se facciamo il conto dei voti vediamo che in questa tornata il centrosinistra ha preso più voti del centrodestra. E mentre tra i commentatori la Meloni ha ancora la maggioranza assoluta, tra la gente Fratelli d’Italia conosce la crisi: del resto se pensi di prendere in giro tutti su tasse, stipendi e sicurezza, prima o poi la realtà ti presenta il conto”.
“Persino dove ha vinto la destra – in Veneto – la differenza l’ha fatta ancora Luca Zaia, non Giorgia Meloni. E infatti da oggi l’unico obiettivo di Meloni and company è cambiare la legge elettorale perché sanno che con questa perdono. Semplice, no? Si chiama: scappare con il pallone quando si perde”.
Poi via social: “Sono mesi che ci ripetono un ritornello stanco: Giorgia Meloni non ha rivali, è invincibile, non ha alternative. I risultati di Campania e Puglia, dopo la Toscana, dicono invece che l’alternativa c’è, da Casa Riformista fino alla sinistra. E questa alternativa, quando è unita, vince. Da domattina Giorgia Meloni proverà a cambiare la legge elettorale. Perché con questa legge elettorale lei a Palazzo Chigi non ci rimette più piede“.
CINZIA GORLA


