Getting your Trinity Audio player ready...
|
SERRAVALLE PISTOIESE – “Il tesoretto del Comune di Serravalle, composto dall’avanzo di amministrazione dell’ente, è cresciuto ulteriormente, arrivando alla considerevole cifra di oltre 11 milioni e mezzo di euro. L’assessore al bilancio Benedetta Vettori, durante l’ultimo consiglio comunale, ha decantato questo risultato, sottolineando la solidità della situazione finanziaria del nostro Comune, ma ha volutamente sorvolato su un concetto basilare nella finanza pubblica secondo il quale l’avanzo di amministrazione dimostra la scarsa efficacia nell’azione amministrativa di un ente pubblico”.
Così Federico Gorbi, Elisa Lotti e Giuliano Shkurtaj del gruppo Attiva-Movimento Civico, che affermano: “I Comuni infatti non sono aziende, che devono raggiungere un utile, ma l’obiettivo deve essere quello di dare servizi ai cittadini, di realizzare opere pubbliche e di investire nella manutenzione del territorio. L’avanzo invece a Serravalle è molto alto, rispetto anche agli altri Comuni limitrofi, perché tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e la giunta guidata da Piero Lunardi continua ad annunciare opere pubbliche che regolarmente non vengono realizzate“.
“Da quando alla guida dei lavori pubblici c’è l’assessore Alessio Gargini infatti, l’avanzo di amministrazione è prima salito di oltre il 40 per cento, passando da 7 milioni del 2022 a 10 milioni nel 2023, ed ora ha fatto un ulteriore balzo del 14 per cento. L’analisi dell’attività e della spesa realizzata dal Comune nell’anno trascorso ha messo in luce un enorme divario fra le continue promesse e una realtà fatta di pochissimi investimenti e una totale assenza di coerenti priorità strategiche”.
“Simbolo di questa inerzia – proseguono gli esponenti di Attiva-Movimento Civico – è la continua crescita dei fondi liberi a disposizione del Comune senza che l’amministrazione si sia dimostrata capace di trasformarli in servizi per i cittadini, ad esempio in risposta alla gravissima crisi energetica e sociale in atto. Quanto alla spesa per gli investimenti, metro reale della capacità di un’amministrazione di sostenere lo sviluppo del proprio territorio, la situazione è ancora più sconsolante: i lavori al Rio di Casale, lungo via San Biagio, sono fermi da oltre un anno, nonostante le continue
rassicurazioni di Gargini, la pista di atletica che doveva essere pronta ad ottobre scorso non è ancora conclusa, i nuovi spogliatoi al campo Barni che dovevano essere realizzati nel 2023 secondo le previsioni del Comune, ancora non hanno avuto inizio, la scuola per l’infanzia di Masotti è solo un progetto, profumatamente pagato, ma che non vedrà mai la luce, per non parlare della nuova biblioteca o della caserma per i Carabinieri che, periodicamente, vengono sbandierate ma per le quali sindaco ed assessori non si sono mai concretamente mossi”.
“Insomma, una moltiplicazione di promesse, come quella fatta dallo stesso Alessio Gargini appena quattro mesi fa quando annunciò un piano da 100 milioni di investimenti: l’ennesimo slogan per gettare fumo negli occhi ai cittadini che ormai però hanno compreso che si tratta solo di annunci pubblicitari ingannevoli. Ci sorprende per questo l’inerzia del sindaco Lunardi che, pur vedendo bene quello che sta succedendo, rimane fermo piuttosto che rimuovere le cause di questa assoluta inefficienza. Tornare indietro sui propri passi – concludono Federico Gorbi, Elisa Lotti e Giuliano Shkurtaj – evidentemente è più faticoso che andare avanti con la sua maggioranza traballante”.