Peba a Serravalle, Bardelli (Indipendenza): “Dall’assessora incompetenza amministrativa”

SERRAVALLE PISTOIESE – “L’intervento dell’assessore Ilaria Gargini sul piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche dopo l’ultima seduta consiliare non fa che confermare la sua incompetenza amministrativa”. La pensa così Elena Bardelli di  Serravalle Civica-Indipendenza. 

“Il fatto che gli amministratori abbiano dovuto fare in fretta per non perdere il contributo regionale – dice – non giustifica affatto la decisione di estromettere la cittadinanza, soprattutto le associazioni che tutelano i diritti delle persone disabili, dalla redazione del piano; al contrario denota autoritarismo e incapacità di programmare a medio e lungo termine. Sono due anni che Serravalle Civica-Movimento Indipendenza denuncia pubblicamente la mancanza del Peba nel nostro comune e l’inadempienza del Comune di fronte alla legge nazionale e regionale: se l’amministrazione comunale avesse ammesso fin da subito la verità, senza tentare di nasconderla alla cittadinanza, avrebbe avuto adesso tutto il tempo a disposizione per seguire la procedura di massima trasparenza e partecipazione raccomandata anche dalla Regione Toscana. Si è reso necessario il ricorso da parte nostra al difensore civico per dimostrare a tutti la reale situazione di irregolarità del nostro comune, mettendo finalmente  in moto la giunta Lunardi”.

“L’assessore, poi, dimostra ignoranza assoluta anche per ciò che concerne le procedure dei piani urbanistico – prosegue Bardelli – Equipara giustamente il Peba ad uno strumento urbanistico, senza evidentemente sapere che come tutti gli altri strumenti anche questo deve essere prima deve essere adottato dalla giunta, per poi essere depositato agli uffici competenti e ampiamente diffuso per 30 giorni per dare alla cittadinanza (soprattutto alle persone diversamente abili, che sono direttamente interessate) la possibilità di formulare osservazioni, e infine essere approvato dal consiglio comunale entro i 60 giorni successivi. Il Peba è uno strumento aperto e modificabile – come fa notare l’assessore – ma nel rispetto dei tempi e delle procedure. Prima il consiglio comunale lo approva con le eventuali osservazioni dei cittadini secondo l’iter burocratico corretto; poi, quando i tempi lo prevedono, potranno essere accolte anche ulteriori contributi”.

“Ma – ormai si sa – per questa giunta non esiste nessun rispetto per le indicazioni nazionali o regionali né per la democrazia – conclude Bardelli – A questo proposito ci meravigliamo del silenzio del garante dei diritti delle persone disabili, che, pur assistendo a tali irregolarità, sta tacendo. Gli chiediamo di intervenire al più presto, invitando l’amministrazione comunale al rispetto delle regole. Altrimenti saremo costretti a rivolgerci di nuovo al difensore civico per vedere rispettati i diritti di tutti”.