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SERRAVALLE PISTOIESE – Ripartizione degli spazi della palestra di Casalguidi, l’assessora allo sport Benedetta Vettori risponde alle critiche della Pallavolo Milleluci che, recentemente, aveva manifestato il suo disappunto perché, a suo parere, le ore che le sono state attribuite sono insufficienti a soddisfare il fabbisogno delle sue numerose formazioni.
“La palestra di Casalguidi è patrimonio di tutti e, proprio per questo, tutte le società sportive del territorio hanno diritto di servirsene. Siamo tuttavia consapevoli puntualizza l’assessore – che, vista la grande presenza di società sportive nel nostro territorio, una sola palestra non può bastare ed è per questo motivo che abbiamo già messo in delibera la costruzione di un’altra palestra a Masotti che, quando sarà ultimata, potrà implementare la disponibilità di spazi a favore delle società sportive del nostro Comune”.
Alla Pallavolo Milleluci quindi, l’esponente della giunta risponde: “Come amministrazione abbiamo verificato con gli uffici che l’orario che è stato fatto dal gestore rispecchi quello che era il bando di gestione della palestra, che prevedeva un 60 per cento delle ore al gestore e un 40 per cento di ore da ripartire alle società del territorio che ne facevano richiesta. Il gestore non solo ha rispettato questo accordo ma, anzi, ha fatto un passo avanti, invertendo in pratica le proporzioni pattuite. Si è infatti riservato il diritto di attribuire direttamente solo il 40 per cento delle ore, lasciando a disposizione delle società dell’intero Comune il 60 per cento che, quindi, hanno provveduto a dividerselo”.
Su questo punto, che del resto è dirimente, l’assessora è quindi categorica: “Questa spartizione non è assolutamente avvenuta in maniera arbitraria. Già dall’estate scorsa, si sono susseguiti una serie di incontri con il gestore che ha portato a una suddivisione degli spazi accettata e condivisa da tutte le società che ne avevano fatto richiesta. Dispiace quindi profondamente apprendere da alcuni organi di stampa che la Pallavolo Milleluci adesso muove critiche agli accordi raggiunti, sostenendo di essere stata penalizzata da questi accordi che, a suo tempo, ha accettato. Riguardo poi alla Pallavolo Milleluci dobbiamo altresì ravvisare che è la società sportiva che ha più ore disponibili dopo il gestore, rispetto a tutte le altre società che hanno fatto richiesta di utilizzo di questi spazi. Questa sua peculiarità è del resto comprensibile non solo per la grande abbondanza di squadre di questo sodalizio ma anche perché la Pallavolo può fare attività solo all’interno della palestra rispetto ad altre discipline che possono essere praticate anche all’esterno”.
Di fronte a questo quadro di assoluta trasparenza Vettori specifica: “L’amministrazione sarebbe intervenuta qualora il gestore non avesse rispettato il bando comunale ma, nella fattispecie, non è assolutamente così. Inoltre, rispetto alle difficoltà manifestate dalla pallavolo nel gestire il suo parco-squadre, io ho fatto un incontro da cui sono emersi tutti i vari problemi sia del gestore che della società di pallavolo. Abbiamo quindi valutato tutti insieme che i criteri per entrare nella palestra non riguardino solo la storicità delle singole società sportive. Questo perché il nostro territorio presenta un’estrema ricchezza e vitalità di società delle più svariate discipline. Abbiamo quindi deciso che, tutte le società abbiano diritto a usufruire della palestra. Quelle che quest’anno hanno poi a disposizione più ore, il prossimo dovranno giustamente tenere conto delle esigenze degli altri sodalizi. Quest’anno inoltre al panorama sportivo si è aggiunta un’altra società, vale a dire il calcio a cinque che, come la pallavolo, deve essere praticata solo all’interno della palestra. Trattandosi di una società del territorio, anche il calcio a cinque ha diritto a fruire dei suoi spazi al pari di tutte le altre società”.
Riguardo al futuro, infine, puntuale è l’opinione Benedetta Vettori: “Qualora nel corso dell’anno dovesse nascere una nuova società sportiva, anche questa avrebbe diritto ai suoi spazi. Lo sport è innanzi tutto inclusività e noi, come amministrazione, non vogliamo mettere nessun tipo di limitazione”.