Distretto sanitario Masotti, Serravalle Civica: “Prelievo non ancora attivato”

SERRAVALLE PISTOIESE – “A Serravalle Pistoiese l’assessore Ilaria Gargini informa i cittadini sul proprio operato attraverso i commenti su Facebook. Il canale ufficiale per informare la popolazione per l’assessore è quello dei social network. E quando viene criticata non risponde: invita i cittadini ad un colloquio privato con lei. Evidentemente si sottrae per timore al confronto pubblico, che sarebbe invece la strada maestra per chiarire la sua azione amministrativa”.

Così in una nota la lista Serravalle Civica-Indipendenza, che afferma: “Proprio attraverso la lettura dei suoi commenti su FB, che tutti non si possono permettere- persone anziane, disabili o semplicemente non avvezze all’uso dei mezzi informatici- abbiamo fatto una interessante scoperta: il servizio di prelievo ematico al distretto sanitario di Masotti, di cui la Gargini aveva dato annuncio a settembre scorso, dopo 10 mesi non è stato ancora attivato. Per di più i prelievi sono previsti una volta al mese, di sabato, su prenotazione. Ci chiediamo che tipo di servizio sia questo. Lascia infatti escluso tutti coloro che, per patologie importanti (diagnosi oncologiche, diabete, malattie ematiche, ecc) sono costretti a sottoporsi alle analisi del sangue con una certa frequenza, talvolta anche settimanale, ossia coloro che hanno più bisogno di tale servizio, i quali per poter assicurarsi le prestazioni necessarie dovranno recarsi al punto prelievo più vicino (Casalguidi, Pistoia, Pieve a Nievole)”.

“Alla signora Gargini, in qualità di assessore con delega alle politiche sanitarie, sembra di aver fatto il proprio dovere? In questo modo può affermare di aver garantito e tutelato il diritto alla salute di tutti i cittadini di Masotti e frazioni limitrofe, cosa che sarebbe suo prioritario dovere? Noi riteniamo – conclude la nota – che per vedere rispettati i diritti di tutti l’amministrazione comunale, che è e deve essere sempre a servizio della cittadinanza, debba partire dal soddisfare le richieste e le esigenze dei soggetti più fragili e svantaggiati. È questione di diversa sensibilità e responsabilità”.