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domenica 16 Marzo 2025
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Ancora niente via ai lavori del Rio di Casale, scatta l’interrogazione di Attiva

I consiglieri Gorbi e Lotti: "Il ritardo complessivo della conclusione del cantiere supererà un anno. E il rischio alluvioni permane"

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SERRAVALLE PISTOIESE – “Nonostante le tante e ripetute promesse del sindaco Piero Lunardi e dell’assessore ai lavori pubblici Alessio Gargini, l’intervento per la messa in sicurezza del rio di Casale è ancora fermo e non se ne vede la fine, lasciando a rischio alluvione centinaia di cittadini che hanno già subito enormi danni”. Lo sottolineano Federico Gorbi ed Elisa Lotti, consiglieri comunali di Attiva – Movimento Civico. 

“Per questo motivo – spiegano – abbiamo presentato un’interrogazione che verrà discussa in un prossimo Consiglio, sperando di avere chiarezza in una vicenda che ha del grottesco. Il lavoro, lo ricordiamo, è stato affidato dal comune di Serravalle Pistoiese nel giugno del 2022 e si sarebbe dovuto concludere in due anni, grazie anche ad un cospicuo finanziamento della Regione. A luglio dello scorso anno, l’assessore Gargini tentò di spiegare i ritardi con una lettera indirizzata ai cittadini nella quale indicava la data del 18 settembre per la ripresa delle attività che avrebbero poi visto l’opera terminata nell’estate del 2025. Quella stessa promessa era stata ribadita in una assemblea pubblica e attraverso gli organi di informazione. Da allora, i cittadini però non hanno visto nulla”.

“A gennaio Gargini – proseguono – aveva addirittura raccontato di aver minacciato un “ultimatum alla ditta” ma, evidentemente, ha finto di fare la voce grossa oppure l’impresa è rimasta insensibile di fronte ai suoi tentativi di incutere timore. Non solo, il 17 gennaio scorso è stata emessa da parte del comune un’ordinanza di divieto di sosta e di regolazione del traffico per lavori che dovevano essere eseguiti entro il 21 febbraio, senza che si sia notato granché. L’ordinanza è stata poi prorogata fino al 25 marzo ma, ad oggi, non è stato avvistato nemmeno un mezzo all’opera”.

Difficilmente quindi – commentano i consiglieri – i lavori saranno terminati entro l’estate, come aveva indicato il vicesindaco, portando quindi il ritardo complessivo ben oltre un anno, senza che sia stato risolto il rischio di alluvioni in una zona già colpita duramente due volte in soli tre anni. Le promesse, le scuse e le giustificazioni ormai non reggono più. Ci sorprende non poco l’atteggiamento del sindaco Lunardi che continua a coprire l’inefficacia del suo assessore ai lavori pubblici che, in quasi tre anni di mandato, non ha portato a termine nessuna delle opere che ha iniziato o che ha trovato già in corso. Evidentemente, le beghe interne alla giunta, la ricerca di contrappesi per il difficile equilibrio tra i partiti della coalizione e la partecipazione ai comizi dei vari leader nazionali impegnano troppo il primo cittadino che si dimentica di governare secondo il mandato ricevuto dai cittadini. Le elezioni sono ancora lontane, l’agonia sarà purtroppo ancora lunga ed a pagare saranno solo i cittadini”.

 

© Riproduzione riservata

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