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SERRAVALLE PISTOIESE – “Serravalle Civica sostiene la raccolta firme per il referendum consultivo promosso dal Comitato referendario sanità Toscana 2025 a favore della sanità pubblica per risolvere il problema delle liste di attesa, degli ospedali depotenziati, dei pronto soccorso sovraffollati, della carenza del personale e dei posti letto”.
Così Elena Bardelli, referente di Serravalle Civica che afferma: “Il referendum propone la soppressione delle attuali 3 mega Asl esistenti per tornare alla organizzazione territoriale delle 12 aziende locali di partenza o di un numero di aree che permetta comunque una maggiore vicinanza tra la gestione dei servizi sanitari e i cittadini. Ciò consentirebbe una programmazione più agile ed efficace dei servizi sul territorio e una più veloce erogazione delle prestazioni”.
“A 10 anni esatti – prosegue la referente di Serravalle Civica – dalla controriforma sanitaria della Regione Toscana, purtroppo il bilancio è tutto al negativo. Non solo non si è registrato nessun vantaggio economico, ma i cittadini hanno pagato caro il prezzo dell’accentramento della sanità pubblica nelle 3 mega Asl di area vasta: le liste di attesa si sono fatte sempre più lunghe, i posti letto sono diminuiti di mille unità, la carenza di personale si è aggravata, i pronto soccorso sono diventati luoghi sovraffollati all’inverosimile, per le visite e gli esami diagnostici vengono proposte sedi lontanissime dalla residenza. Questa situazione non ha fatto che favorire la sanità privata, costringendo i cittadini economicamente disagiati a rinunciare perfino alle cure necessarie e indispensabili”.
“L’Istat stima che 200mila cittadini della nostra regione rinuncino alle cure per motivi economici. Una vergogna che non ha bisogno di commenti. Insomma, la riorganizzazione della sanità toscana varata con la Legge regionale 84/2015 ha colpito a fondo il diritto dei cittadini alle cure mediche e sanitarie, allontanando sempre più le persone dai luoghi delle decisioni. La vicenda del distretto sociosanitario di Masotti ne è una prova tangibile e inconfutabile: circa 3800 persone purtroppo sperimentano sulla propria pelle la carenza dell’assistenza medica di base senza sicurezze riguardo al futuro”.
“Per questo Serravalle Civica invita caldamente i cittadini a sottoscrivere il referendum recandosi all’ufficio anagrafe di Serravalle capoluogo o di Casalguidi secondo i relativi orari di apertura” conclude Bardelli.