Getting your Trinity Audio player ready...
|
SERRAVALLE – Particolarmente ricco, con ben tre appuntamenti, lunedì 26 agosto, è il programma della seconda serata del Festival Serravalle Jazz, giunto alla 23esima edizione e in svolgimento fino al 28 agosto a Serravalle Pistoiese.
Dopo l’incontro dello scorso anno su Sun Ran ed il rapporto tra psichedelia e jazz, il critico musicale Lorenzo Becciani approfondirà la figura di Ornette Coleman nel corso del seminario previsto alle 18.15 all’ex-Oratorio della Vergina Assunta, dal titolo Ornette Coleman e la forma del jazz che verrà. Becciani proporrà un’analisi attenta sulla figura del sassofonista e compositore statunitense, considerato il padre del free jazz. Un musicista che ha cambiato il modo di suonare e ascoltare jazz: la sua lezione è stata impartita anche agli appassionati di altri stili o di altre forme sonore e la sua evoluzione è parte della storia musicale della seconda metà del ‘900.
Per la prima volta nella storia del festival, sarà sede di uno degli eventi, alle 19.30, lo spazio antistante l’antica Torre del Barbarossa; l’imponente struttura risale al 1107 ed è posta sul versante est del colle in direzione e in vista di Pistoia. Da questa si sviluppò il castello vero e proprio di Serravalle Pistoiese che divenne baluardo di difesa contro i nemici che provenivano dalla costa e cancello d’ingresso per tutte le persone e merci che dalla Valdinievole giungevano verso il comune pistoiese. In questa occasione il pubblico avrà occasione di apprezzare Dario Cecchini, sassofonista, fondatore della mitica band Funk Off e musicista dalle spiccate doti di composizione e di improvvisazione. Cecchini ha sviluppato un repertorio originale ed ogni suo concerto è un unicum. I brani, la durata delle improvvisazioni, i timbri, le dinamiche, tutto è relazionato al luogo in cui il concerto si svolge. Cecchini proporrà anche alcuni brani non originali, da Charlie Mingus, Billie Holiday, vari standards, ma anche musica di Paul Weller e Burt Bacharach.
Infine, alle 21, la Rocca di Castruccio si farà incantare da Rita Marcotulli Trio, composto da Rita Marcotulli al piano, Israel Varela alla batteria e Ares Tavolazzi al contrabbasso. Un viaggio avventuroso, l’incontro di Rita Marcotulli e Israel Varela, un viaggio alla ricerca dei tanti suoni che rimandano al jazz, al flamenco, alla musica araba e indiana. E se anche a tratti può sembrare di trovarsi in Tibet per via d’una campana rituale o magari in Giappone, lo scopo è sempre lo stesso: proseguire oltre e non fermarsi al primo piacere dell’ascolto.
Non potrebbe essere altrimenti con un’artista come Rita Marcotulli, pianista e compositrice tra le più affermate ed apprezzate a livello internazionale, che ha iniziato la sua carriera fulminante sul finire degli anni Ottanta; prestigiose collaborazioni la porteranno anche nel mondo del cinema con la vittoria nel 2011 del Nastro d’Argento.
Israel Varela, abile e raffinato compositore, batterista e cantante dalla sorprendente e ricca musicalità: l’evoluzione spirituale ha sempre fatto parte della sua identità artistica. Vincitore dell’Euro Latin Award, Varela è uno degli artisti più affermati della sua generazione e il suo stile distintivo gli ha permesso di esibirsi con una moltitudine di artisti.
Infine, il nome di Ares Tavolazzi si collega immancabilmente alla cruciale, spregiudicata esperienza sonora degli Area, ma nel curriculum del contrabbassista ferrarese ci sono anche collaborazioni con Eugenio Finardi, Lucio Dalla, Francesco Guccini, Paolo Conte e Stefano Bollani. Con la sua esperienza, è il valore aggiunto che completa il viaggio sonoro di questo progetto.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero (fino ad esaurimento posti); sarà attivo, nelle quattro giornate del festival, un servizio di bus navetta gratuito dalle 20.30 alle 24.30 (Zona Farmacia Masotti/Serravalle Paese). Il festival è organizzato dalla Fondazione Teatri di Pistoia insieme al Comune di Serravalle Pistoiese, con il sostegno della Fondazione Caript e vede la collaborazione artistica e organizzativa di Music Pool, presieduta e diretta da Gianni Pini.