(Adnkronos) – "Non voglio prendere alcuna posizione sulla messa in onda della fiction, se non proseguire il lavoro assembleare fatto fino ad oggi. Ne abbiamo parlato per due anni e la situazione non cambia: il Comune ha fatto in modo da coordinare le esigenze della Rai da un lato, e le esigenze della popolazione, degli isolani che si sono visti trascurati nel momento in cui c'è stato un incendio, dall'altro lato. Ma la nostra posizione non cambia. Quello che dicono il ministro della Protezione civile Musumeci e il Governatore Schifani non va a modificare il lavoro che ha fatto il Comune". Con queste parole il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, da cui dipende amministrativamente Stromboli, commenta la polemica sulla messa in onda della fiction 'Sempre al tuo fianco', che andrà in onda a metà settembre sulla Rai. Una fiction girata proprio sull’Isola di Stromboli e le cui riprese causarono un disastroso incendio. Protagonista è Ambra Angiolini, nel cast anche Andrea Bosca, Fortunato Cerlino e Peppino Mazzotta. "L'ultima assemblea cittadina era stata chiara, si aspettava la conclusione delle indagini per vedere se la Rai fosse implicata in qualche modo, ma l'inchiesta ha detto chiaramente che la Rai non c'entra niente in questa vicenda. Chi deve rispondere dei danni è la ditta che ha causato l'incendio. Cosa può cambiare? – dice ancora il sindaco Gullo – Il Comune rimane nella sua posizione di sempre. Non entro nelle polemiche. Intromettersi in queste questioni solo ai fini comunicativi non serve a risolvere i problemi nel concreto. Io ho le mie idee, le ho sempre avute, ovviamente, ma voglio proseguire così come ho fatto in questo periodo. Ho sempre detto: farò decidere la gente man mano che le cose maturino, che si chiariscano". "Abbiamo atteso il responso della indagine che esclude me, che ero pure indagato anche se non ho mai saputo per cosa, e anche la Rai. Se mi avessero comunicato la conclusione delle indagini come mi aspettavo che facessero dalla Procura. Non voglio partecipare alla polemica. Vorrei solo che si sapesse che noi andiamo avanti con il nostro metodo, coerentemente con quello che abbiamo fatto in passato". Ieri hanno preso posizione sia il Governatore Schifani che il ministro della Protezione civile Musumeci. Che sono su due posizioni totalmente opposte. “Per Stromboli, oltre al danno, pure la beffa. Non solo la società di produzione non ha ancora provveduto al risarcimento dopo il procurato incendio sul set di due anni fa, ma adesso la Rai ha pensato bene di programmare la messa in onda della fiction per il prossimo settembre, nonostante il parere negativo unanime degli abitanti dell’isola che hanno già visto l’anteprima – ha detto Schifani- Una produzione che non ha assolutamente la valenza di promozione turistica e che appare controproducente e inopportuna, anche per come è concepita la trama, in un periodo di allerta rossa e di stato di mobilitazione dichiarato dal governo nazionale, in cui abitanti e albergatori sono già duramente provati dall’emergenza continua”. "Piuttosto che dare ristoro – prosegue Schifani – si aggiunge ulteriore nocumento. E ciò è intollerabile. Domani scriverò all’amministratore delegato della Rai e alla Commissione parlamentare di vigilanza dei servizi radiotelevisivi per chiedere ufficialmente di sospendere la programmata messa in onda, sollecitando anche il rispetto dell’impegni assunti per adeguate misure compensative a favore dell’isola”. A poche ore di distanza arriva la presa di posizione del ministro Musumeci, ex Governatore siciliano. Di segno opposto. “Esprimo vivo apprezzamento alla direzione Rai per avere deciso di inserire nel suo palinsesto autunnale la fiction dedicata alla funzione della Protezione civile in Italia. Si tratta di una serie televisiva di alto valore educativo e formativo, che promuove un approccio nuovo e responsabile alla cultura del rischio, di cui proprio oggi si avverte tanto bisogno". E critica anche, senza mai nominarlo, il suo predecessore: "Al tempo stesso sorprendono alcune disarmanti posizioni di dissenso – anche istituzionali – assunte nelle ultime ore, animate da pregiudizi o da interessi di categoria che mal si conciliano con una doverosa politica di prevenzione del rischio. Cosa c’entra il contenzioso tra un privato e una comunità locale, contenzioso già affidato alla magistratura civile (che dovrà giustamente valutare l’entità del danno procurato da un incidente), con la autonoma decisione programmatoria dell’azienda pubblica di Stato? Vorrei non si facesse facile confusione tra interessi pubblici e pur legittimi interessi privati”. Oggi il sindaco di Lipari Gullo spiega: "In passato la posizione del Comune era che non si sarebbe proceduto alla messa in onda se prima non si fosse trovato un accordo con la Rai. La stessa Rai ha proposto un piano di valorizzazione e di comunicazione che sta portando avanti, e ci siamo dati un tempo, che è settembre, per una ulteriore verifica. Siccome quando abbiamo fatto l'ultima riunione non si era ancora chiusa l'inchiesta e molti dicevano che la Rai sarebbe stata incriminata, cosa che non è avvenuta, alla prossima verifica vedremo il da farsi. Punto". Quando sarà la prossima verifica? "Forse anche domani, vediamo…". La verifica "va fatta anche sulla varie posizioni emerse durante le assemblee dei cittadini". Doveva essere solo l’effetto molto speciale della fiction “Protezione Civile” da mandare in onda in tv, sulla Rai. E invece quell’incendio innescato durante le riprese del maggio 2022 si trasformò in un disastro per l’isola di Stromboli, con oltre 240 ettari di bellissima macchia mediterranea andati in fumo. "Oggi mentre l'isola è in ginocchio economicamente a causa di una 'allerta rossa', per via di qualche intemperanza del suo vivace vulcano, famoso in tutto il mondo, abbondantemente strumentalizzata, piuttosto che riflettere arriva Rai Fiction", dice la Presidente di Pro Loco Amo Stromboli, Rosa Oliva. "Ancora grazie grande Rai", aggiunge. Di diverso parere Gianluca Giuffrè, abitante di Ginostra a Stromboli, responsabile di Fratelli d'Italia a Lipari ed ex consigliere comunale. "La fiction sulla Protezione Civile che andrà in onda a settembre, stando ai palinsesti della Rai, al di là dei contenuti, sarà una grande pubblicità per Stromboli e le Eolie intere. Un po' come fu per 'Stromboli', il film di Rossellini che rese famose le nostre isole nel mondo – dice all'Adnkronos – Anche lì il grande Rossellini riprodusse una grande eruzione del vulcano e nessuno si spaventò anzi la gente accorreva curiosa sull'isola. La giustizia deve fare il suo corso e chi ha sbagliato dovrà pagare. Su quello non vi sono dubbi. Piuttosto attendiamo ancora i famosi interventi post incendio e post alluvione che sono ancora impantanati nella burocrazia nonostante quasi 20 milioni di euro a disposizione". Sono sei gli indagati della procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), quattro persone fisiche e due giuridiche. Ma la Rai non è coinvolta. L’ipotesi d’accusa in questa fase delle indagini è disastro ambientale colposo in concorso. Gli indagati sono Matteo Levi, Roberto Ricci, Elio Terribili e di Luca Palmentieri. Le società sono invece la “11 Marzo Films srl” e la “Best Sfx srls”, entrambe con sede legale a Roma. Si tratta di due delle principali società italiane che si occupano di effetti speciali per il cinema, con la coppia dei manager romani Levi-Ricci che hanno lavorato in molti dei principali film prodotti nel nostro Paese. (di Elvira Terranova) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Fiction su Stromboli, il sindaco: “Non entro nelle polemiche”
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