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PISTOIA – “In meno di un anno e mezzo, oltre 800 persone si sono rivolte allo psicologo di base nella sola Asl Toscana Centro, a dimostrazione del successo della sperimentazione avviata dalla Regione Toscana. E numeri significativi si rilevano anche nelle Asl Nord-Ovest e Sud-Est. È quindi necessario che, dopo la scadenza fissata al prossimo marzo, il servizio venga rinnovato: la psicologia di assistenza primaria ha dimostrato di funzionare, ora è il momento di proseguire e rafforzare”. Lo ha fatto sapere Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana e del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, prendendo spunto dall’accordo raggiunto il 29 dicembre in Conferenza Stato-Regioni sul Piano di Azione Nazionale per la Salute Mentale 2025-2030 con l’impegno del ministro Orazio Schillaci e del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Alberto Siracusano (il quale ha diretto il tavolo tecnico dedicato).
Il piano in questione, spiega l’Ordine, si fa portavoce di un’integrazione tra aspetti biologici, psicologici e sociali della salute delle persone, riconoscendo la psicologia di assistenza primaria come servizio di prevenzione e prossimità nei distretti sanitari e nelle Case della Comunità. “Su questo fronte la Toscana ha avuto un ruolo da precursore, decidendo di istituire la figura del cosiddetto psicologo di base con voto unanime del consiglio regionale – ricorda Gulino – è da sottolineare che le persone assistite fin qui dai professionisti in servizio nelle Case della comunità e nei presidi della Asl tra Firenze, Empoli, Prato e Pistoia hanno un’età tra i 10 e i 91 anni, segno che la richiesta di assistenza riguarda tutte le fasi del ciclo di vita. Tra coloro che si sono rivolti allo psicologo di base, si rileva circa il 70% di donne ma arrivano anche molte richieste da parte di uomini e giovani adulti. Inoltre il percorso psicologico è nella maggior parte dei casi portato a compimento, poco significativi i “drop out”. Dunque si tratta di un servizio pubblico territoriale che funziona e che contribuisce a ridurre lo stigma sulla salute mentale.”
Su questa basi, Gulino auspica quindi il rinnovo del servizio da parte della Regione. “Lo psicologo di base fa prevenzione intercettando precocemente il disagio, riduce ingressi impropri al pronto soccorso e ai servizi specialistici – ricorda la presidente dell’Ordine e del Consiglio nazionale – e collabora attivamente con medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, rafforzando il lavoro di equipe e l’approccio multidisciplinare necessari per una presa in carico appropriata. Anche per questo motivo, oltre che per l’indubbio successo della sperimentazione, auspichiamo che la Regione Toscana decida in tempi brevi di confermare e potenziare il servizio. Da parte dell’Ordine, c’è la massima disponibilità al confronto e di collaborazione in continuità con gli anni passati a tutela del diritto alla salute psicologica delle toscane e dei toscani”.


