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Rottamazione quater, ultima chance il 20 marzo: prossime scadenze e conseguenze per chi non paga

(Adnkronos) – In scadenza oggi, 20 marzo, le rate della rottamazione quater. A tutti e tutte coloro che lo scorso anno hanno aderito alla definizione agevolata delle cartelle è stata data la possibilità di pagare le somme dovute, comprese quelle arretrate, entro il termine più ampio del 15 marzo a cui si aggiungono i 5 giorni di tolleranza.    Ma anche i tempi supplementari stanno per scadere: questo extratime si applicherà anche alle future scadenze: il prossimo appuntamento in calendario è a maggio. Ma chi non paga le rate dovute decade dai benefici della tregua fiscale.      Con le novità introdotte dalla conversione in legge del Decreto Milleproroghe a tutti i cittadini e a tutte le cittadine che hanno aderito alla rottamazione quater lo scorso anno è stato concesso più tempo per tornare o restare nel perimetro della definizione agevolata delle cartelle.    Entro la scadenza del 15 marzo, i contribuenti in regola con il piano dei pagamenti sono stati chiamati a versare la terza rata prevista per il 28 febbraio. E anche i cosiddetti decaduti, coloro che non avevano rispettato i primi due appuntamenti con i versamenti, hanno avuto la possibilità di recuperare, versando la rata in scadenza e gli arretrati.    Grazie al termine di tolleranza dei 5 giorni
, è ancora possibile pagare le somme dovute entro oggi, 20 marzo. Ultima chance, quindi, considerando i tempi supplementari.    La stessa tabella di marcia è stata prevista anche per coloro che hanno una sede legale, operativa o la residenza nei territori di Marche, Toscana ed Emiliana Romagna colpiti dalle alluvioni dello scorso maggio e che seguono un piano di pagamenti differito di tre mesi rispetto all’ordinario.      Dopo questa scadenza straordinaria di marzo, si tornerà all’ordinario; il prossimo appuntamento in calendario sarà il 31 maggio.    Poi le date da segnare in rosso per il 2024 sono il 31 luglio e il 30 novembre. In ogni caso i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione quater possono verificare il piano di versamenti da rispettare nella comunicazione delle somme dovute ricevuta dopo l’adesione dall’Agenzia delle Entrate Riscossione e che è possibile richiedere anche tramite il portale istituzionale sia dall’area pubblica, allegando un documento di riconoscimento, che dall’area riservata.    Per coloro che si trovano nelle zone colpite dalle alluvioni di maggio 2023 è sempre necessario considerare tre mesi di tempo in più.    Ma quali sono le conseguenze per chi non paga? A rispondere è la stessa Agenzia delle Entrate Riscossione: “si perderanno i benefici della misura agevolativa e i versamenti effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute”.    Stessi effetti in caso di pagamento oltre il termine ultimo o per importi parziali.
 —economia/fiscowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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