Ius scholae, Toscana approva mozione Pd con ok M5S e Italia Viva
E’ stata approvata anche con voti di M5S e Italia Viva la mozione presentata dal gruppo Pd nel Consiglio regionale della Toscana
L’atto è stato approvato con 15 voti favorevoli (Pd, Italia Viva e Movimento 5 Stelle), con 10 voti contrari (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) e l’astensione del gruppo misto – Merito e lealtà.
Approvazione che segue odg approvato dal Consiglio Comunale di Firenze con voto contrario gruppi centrodestra e Firenze Democratica
Rivedere la normativa per la concessione della cittadinanza italiana agli stranieri con particolare riferimento a bambine e i bambini nati o cresciuti in Itala da ottenersi mediante lo Ius scholae. Nella mozione, presentata da Anna Paris (Pd) prima firmataria “si chiede alla giunta regionale di attivarsi presso il Parlamento affinché in tempi rapidi vengano calendarizzate le proposte di legge in merito e presso il Governo perché impegni le risorse finanziarie necessarie a garantire efficaci politiche attive volte all’inclusione scolastica e al sostegno di percorsi educativi per gli studenti con background migratorio”. .
“Lo ius scholae – spiega Paris- consiste nell’acquisizione della cittadinanza italiana per i minori stranieri nati in Italia o arrivati in Italia con un’età inferiore ai 12 anni che abbiano compiuto un ciclo scolastico per almeno cinque anni”. Paris ricorda come “questa proposta non sia andata avanti a livello nazionale”. “Occorre un’integrazione radicale di tutti i ragazzi che sono nel limbo, che parlano la nostra lingua e hanno acquisito la nostra cultura, è un’opportunità demografica e per il nostro sistema scolastico”.
“Credo che le cittadinanze debbano essere guadagnate con una politica di inclusione – ha aggiunto Vittorio Fantozzi (FdI) – e che insieme alla cittadinanza debbano esserci le politiche di integrazione all’interno dei nostri sistemi diverse da quelle attuali”. “E’ attraverso il lavoro che si ottiene l’integrazione, con la commistione quotidiana dei residenti nei comuni”
“La mozione non pone il tema su cosa è giusto fare e non o sul modello giusto per l’acquisizione della cittadinanza ma invita il Parlamento a portare in aula le proposte di legge ferme – ha detto Marco Stella (FI)- sarebbe giusto che la mozione dicesse qual è il modello di cittadinanza che il Partito democratico vorrebbe”.
“Il tema tocca l’identità nazionale, la cittadinanza – ha detto Elena Meini, Lega, – sullo ius scholae la Lega ha detto sempre no e lo ribadisce con il voto contrario oggi in Aula”. “Credo che sia giusto che i cittadini stranieri oggi in Italia abbiano gli stessi diritti di tutela della salute, nella scuola, nello sport che hanno i cittadini italiani”.
CINZIA GORLA