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PISTOIA – È scontro fra don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro, e la Diocesi di Pistoia.
“A partire dal 25 giugno – scrive don Biancalani – è previsto l’inizio dello sgombero della parrocchia di Vicofaro, un atto grave che colpisce una realtà unica in Italia per la sua dedizione al soccorso, alla gratuità e all’accoglienza di chi è stato abbandonato dalle istituzioni: giovani migranti, scartati da un sistema di accoglienza disumano, trovano qui un rifugio, un’opportunità, una comunità. Invitiamo tutti e tutte a un presidio pubblico in difesa di Vicofaro, della dignità delle persone accolte, e del diritto di costruire un futuro migliore. Non si può sgomberare la speranza. Non si può chiudere una casa che è diventata rifugio per centinaia di vite. Chiediamo a tutti: cittadini, credenti, attivisti, realtà sociali, associazioni, comunità religiose, di essere presenti. Vicofaro è un ospedale da campo, non un problema da eliminare. È una Chiesa viva che ha scelto di
stare dalla parte degli ultimi. Difenderla è un dovere morale”..
Il vescovo Tardelli e la diocesi, però, prendono le distanze dal comunicato stampa di don Massimo Biancalani.
“A Vicofaro la situazione igienico sanitaria non permette più un’accoglienza dignitosa, umana e in sicurezza delle persone. Per questo la diocesi – afferma il vescovo – per spirito umanitario ed evangelico, con l’appoggio della Caritas italiana e l’aiuto in particolare di quella di Firenze, ha preparato strutture alternative dove i ragazzi possono essere accolti, custoditi e accompagnati verso processi di integrazione e promozione umana. La maggior parte di loro ha già, volontariamente, aderito agli spostamenti che saranno effettuati in libertà e serenità. Per questo prendiamo le distanze in maniera netta e assoluta contro il comunicato di don Massimo Biancalani contro quello che lui chiama “sgombero”. Ringraziamo pertanto le forze dell’ordine che offrono il loro supporto solo per garantire la sicurezza di tutti”.