Getting your Trinity Audio player ready...
|
PIStOIA – Nel pomeriggio di ieri (15 luglio) al Palazzo del governo, si è tenuta al cerimonia di
sottoscrizione del protocollo per la gestione degli interventi urgenti nei casi di episodi di
aggressione e violenza nei confronti degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie.
Alla firma del documento, oltre al prefetto di Pistoia, Licia Donatella Messina, hanno preso parte Valerio Mari – direttore generale dell’azienda Usl Toscana Centro, Paola David – presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Pistoia, e Barbara Caposciutti
vicepresidente dell’ordine delle professioni infermieristiche di Pistoia.
Il protocollo, risultato dell’intesa fra prefettura, azienda Usl Toscana Centro, Ordine dei medici
chirurghi e degli odontoiatri di Pistoia e ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale Firenze-Pistoia, si prefigge l’obiettivo di prevenire e gestire gli episodi di
aggressione e violenza, perpetrati dai pazienti o da terzi, a danno dei lavoratori impiegati nelle strutture sanitarie dell’Azienda Usl Toscana Centro.
Oltre al Numero unico di emergenza 112, architrave del sistema sul piano della sicurezza, sono coinvolti nel progetto anche i servizi sociali, li dipartimento della salute mentale e li
dipartimento delle dipendenze della Usl Toscana Centro, con la funzione di assicurare supporto nei casi di episodi di aggressione indotti da confusione mentale e agitazione psicomotoria dei pazienti.
Il protocollo, in particolare, istituisce un tavolo permanente, incardinato in Prefettura, per il monitoraggio dell’attuazione dell’intesa e l’adozione di misure concrete e tempestive in
situazioni di emergenza o criticita.
“L’impegno che oggi assumiamo – ha dichiarato li prefetto Messina – risponde a un’esigenza
ormai non più rinviabile: garantire sicurezza e serenità a chi, quotidianamente, è impegnato in prima linea per la salute dei cittadini. Il Tavolo permanente, incardinato in Prefeltura, rappresenta una risposta dinemica e coordinata alle esigenze del personale sanitario e si al fianco a misure quali l’implementazione dei sistemi di videosorveglianza e il rafforzamento della presenza di guardie giurate nelle strutture ospedaliere, oltre – naturalmente – al consolidamento della collaborazione tra operatori sanitari e forze di polizia. Grazie a questo protocoilo, inoltre, alla prevenzione e alla deterrenza si affiancheranno iniziative di formazione e comunicazione, volte a rinsaldare il dialogo e il rapporto di fiducia che deve intercorrere tra sanitari e pazienti“.