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PISTOIA – Con la ricollocazione di tutti i migranti che erano stati accolti a Vicofaro, oltre 100, nel centro di accoglienza improvvisato da don Massimo Biancalani, si avvia a conclusione questa esperienza, molto criticata, iniziata una decina di anni fa a Pistoia
Decisiva l’ordinanza di sgombero disposta dal Comune il 7 giugno per criticità igienico sanitarie troppo marcate.
In questi giorni di trasferimento, ricorda la diocesi, tutti i ragazzi ospiti di Vicofaro hanno ricevuto la proposta di una nuova sistemazione in locali attrezzati.
“Circa 100 – si spiega – sono stati già trasferiti in ambienti dove, con l’ausilio di operatori e volontari, sono accolti e accompagnati nei loro percorsi di vita verso l’integrazione e l’autonomia. Le poche persone ancora rimaste a Vicofaro stanno valutando, liberamente, se accettare o meno il trasferimento o se organizzarsi in maniera autonoma. Nessuno di loro, se vorrà, sarà lasciato senza collocazione. Tra i rimasti alcuni presentano situazioni di varia fragilità. Per questi ultimi è stata attrezzata ed è già operante una struttura dove si sono già trasferiti alcuni dei fragili che erano presenti a Vicofaro. In questa struttura i fragili, oltre l’assistenza di base, saranno seguiti e curati in maniera idonea alla loro condizione”.
“Auspichiamo che il parroco faccia di tutto per aiutare tutti, soprattutto i più fragili rimasti, ad accettare il trasferimento nella struttura appositamente preparata per loro, dove con l’assistenza di operatori e specialisti saranno aiutati in percorsi personalizzati di cura e reinserimento – prosegue la Diocesi – Agli ospiti rimasti in struttura, fino al momento della chiusura non è mai stato impedito ne lo sarà l’accesso ai locali necessari per una corretta permanenza nella medesima, come la cucina e i bagni. Le operazioni di chiusura, ampiamente annunciate e comunicate al parroco, hanno interessato solo aperture che non impediscono né la sicurezza né la vita in struttura. La pannellatura degli accessi si è resa necessaria per impedire il rientro o l’afflusso di nuove persone a Vicofaro, cosa che, come concretamente dimostrato da fatti concreti, è effettivamente avvenuta. L’impegno della diocesi per i trasferimenti di tutti i ragazzi verso strutture idonee continua, così come quello di procedere alla ristrutturazione dei locali in vista di una loro riapertura”.