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PISTOIA – Giovedì 23 gennaio, alle 17.30, al Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi è in programma una nuova lezione civile de Le parole di Hurbinek 2025, il progetto ideato e curato da Massimo Bucciantini, realizzato da Fondazione Teatri di Pistoia, con il sostegno di Fondazione Caript, in collaborazione con Fondazione Uniser Pistoia, con il patrocinio del Comune di Pistoia, della Provincia di Pistoia e della Regione Toscana e con il contributo di Conad.
Silvana Patriarca incontrerà il pubblico su Finzione della razza e realtà del razzismo: riflessioni tra Italia e Stati Uniti partendo da una premessa: la razza è una finzione, una maniera arbitraria di dividere l’umanità, ma il razzismo è una realtà che fa male e può portare alla morte chi ne è il bersaglio. La parola “razza” non si trova nelle lingue europee prima del tardo Medioevo e ha significati e storie diverse in paesi diversi. Riflettere su questi significati e queste storie in paesi come l’Italia e gli Stati Uniti ci fa capire come è il razzismo che crea la razza e come abbia permeato e continui a permeare le nostre società anche quando esse si proclamano contro le discriminazioni razziali e/o si dichiarano color-blind o post-razziali. Studiare questa storia può anche aiutarci a comprendere come combattere il razzismo. Può aiutarci a capire, per esempio, che non può essere combattuto con l’abolizione della parola razza dalla costituzione, come è stato fatto in Francia in anni recenti, e come alcuni propongono che si faccia anche in Italia. Sarebbe una misura controproducente specialmente in un periodo in cui l’estrema destra diffonde pericolose teorie cospirative e agita lo spettro della cosiddetta “sostituzione etnica”, riprendendo un tropo che rimanda ai tempi del razzismo esplicito e di stato.
Silvana Patriarca insegna storia europea contemporanea alla Fordham University di New York. I suoi studi si incentrano sulla storia dell’Italia contemporanea e in particolare sulla storia culturale del nazionalismo e sulla costruzione delle identità nazionali nella loro intersezione con il genere e la “razza”. Tra le sue pubblicazioni in italiano ricordiamo Italianità. La costruzione del carattere nazionale (Laterza, 2010) e Il colore della Repubblica. “Figli della guerra” e razzismo nell’Italia postfascista (Einaudi, 2021).
L’incontro è a ingresso libero.
Le parole di Hurbinek propone fino al 27 gennaio lezioni civili, laboratori nelle scuole, spettacoli ed è un percorso culturale dedicato al pensiero sull’Olocausto e alle sue vittime, costruito con l’idea di tenersi lontani da commemorazioni rituali che rischiano di occultare invece che porre l’accento sull’oggetto e il valore della memoria. Un’intensa settimana di eventi attorno al 27 gennaio, le giornate della memoria consentiranno di riflettere su una delle più grandi tragedie della contemporaneità e di farlo insieme, in una comunità capace di esercitare così il suo diritto alla conoscenza e al confronto.
La prevendita dei biglietti per gli spettacoli de Le parole di Hurbinek (6 euro) sarà aperta dall’11 gennaio. Molti degli eventi saranno a ingresso libero. Dettagli sul programma e aggiornamenti su www.leparoledihurbinek.it