|
Getting your Trinity Audio player ready...
|
PISTOIA – Nella mattinata di oggi (21 novembre) alla chiesa di San Bartolomeo in Pantano di Pistoia, in piazza San Bartolomeo, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose della Provincia, si sono svolte le celebrazioni in occasione della Virgo Fidelis dell’84esimo anniversario della battaglia di Culqualber e della Giornata dell’Orfano che hanno visto la partecipazione di appartenenti all’Arma in servizio del comando provinciale carabinieri di Pistoia e di quella in congedo, accompagnati da numerosi congiunti nonché la presenza dei familiari delle vittime del dovere residenti in provincia. Ad officiare la messa il vicario del Vescovo, don Cristiano D’Angelo.
Con l’appellativo di Virgo Fidelis la Vergine Maria è divenuta Patrona dell’Arma dei Carabinieri dall’11 novembre 1949, data di promulgazione del breve relativo di Papa Pio XII, che ha così accolto il voto unanime dei cappellani militari dell’Arma e dell’ordinario militare per l’Italia.
Il titolo di Virgo Fidelis era stato sollecitato in relazione al motto araldico dell’Arma Fedele nei secoli.
La ricorrenza della patrona è stata fissata dallo stesso Pontefice il giorno 21 del mese di novembre, in cui cade la presentazione di Maria Vergine. La preghiera del carabiniere alla Virgo Fidelis è, invece, dell’arcivescovo Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, che nel 1949 era ordinario militare.
La giornata del 21 novembre è una data dal forte senso simbolico: in questa data, 84 anni fa, si compiva il più alto gesto di sacrificio di una intera unità di carabinieri reali – il primo battaglione carabinieri – che ha visto immolarsi ufficiali, marescialli, brigadieri, appuntati, carabinieri e zaptiè (carabinieri arruolati tra le popolazioni etiopi ed eritree) in un ultimo e granitico slancio nel tentativo, vano, di resistere alle soverchianti forze guidate dagli inglesi all’assalto del caposaldo di Culqualber in Africa Orientale nel 1941. Per il valore dimostrato in quell’occasione, la bandiera dell’Arma venne insignita della seconda medaglia d’oro al valor militare.
Nel discorso tenuto per la ricorrenza, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Fabio De Rosa, oltre a ricordare il fatto d’arme attraverso le figure di tre militari insigniti della medesima onorificenza personale – il maggiore Alfredo Serranti, comandante del Battaglione, il carabiniere Poliuto Penzo ed il muntaz zaptiè Unatù Endisciaiu, una dei due soli soldati dei reparti coloniali italiani decorati di medaglia d’oro al valor militare – ha voluto rendere omaggio a coloro che hanno saputo tener fede al giuramento prestato con coraggio e dignità fino all’estremo sacrificio.
Un sentito e affettuoso pensiero lo ha rivolto anche agli orfani dei militari dell’Arma, di cui oggi si celebra la giornata, su cui, ieri come oggi, maggiormente gravano i dolorosi lutti.
Nella circostanza, l’artista Anna Nigro, calabrese di origine e pistoiese d’adozione, ha omaggiato il comando provinciale dei carabinieri di Pistoia con una straordinaria opera dedicata alla patrona dell’Arma. Conosciuta a livello nazionale e internazionale per la raffinatezza del tratto e la profondità spirituale delle sue creazioni, la Nigro, la cui tecnica è inconfondibile per luminosità e rigore tecnico, si distingue per la capacità di restituire emozione, devozione e senso del sacro con una sensibilità contemporanea. Nel dipinto donato all’Arma di Pistoia, l’artista pone la figura della Vergine in un dialogo ideale con la città, rendendo omaggio sia alla tradizione religiosa sia al quotidiano impegno dei Carabinieri al servizio della collettività.
Di seguito, la descrizione dell’opera ad olio, su tela 100×70, anno 2025, dal titolo: Virgo Fidelis… Pistoia: La Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri, è raffigurata con grazia e raccoglimento. Il volto è inclinato con dolcezza sul libro che tiene tra le mani, dove appare il motto Sii fedele sino alla morte, richiamo al valore assoluto della fedeltà e del servizio. La Vergine posa una mano sul petto, gesto di dedizione profonda, che esprime l’accoglienza di un impegno solenne: custodire, ascoltare, proteggere.
Alle sue spalle si riconosce il campanile del duomo di Pistoia, simbolo della città e della sua storia secolare, incorniciato da un arco in pietra che dona all’opera una dimensione di continuità tra terra e cielo. Una lampada ad olio sempre accesa sulla colonna, simbolo di vigilanza, proprio come l’Arma: significa che il carabiniere è vigile giorno e notte. Sulla colonna, finemente lavorata, compare la fiamma incisa nel marmo, allude all’ardore, alla determinazione e all’impegno morale del carabiniere nel servire lo Stato. È un richiamo all’idea che chi porta quell’emblema porta anche un fuoco interiore: disciplina, lealtà, rettitudine. La composizione trasmette un messaggio chiaro: la Virgo Fidelis con l’orecchio in un gesto di ascolto attento e materno, accoglie le preghiere e le voci, osserva e accompagna …presenza silenziosa e costante accanto a chi opera nei secoli fedele.


