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domenica 9 Marzo 2025
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Pistoia Basket, la capolista Brescia per cercare continuità dopo l’exploit di Napoli

Coach Gasper Okorn carica i suoi in vista della sfida al PalaCarrara: "Lotteremo, ci proveremo e faremo il massimo"

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PISTOIA – Pistoia Basket, dopo l’ufficializzazione del cambio al vertice con Joseph Mark David nuovo presidente al posto del dimissionario Ron Rowan, l’Estra va in campo per la 21esima giornata di Lba in un clima decisamente particolare. Resta il focus concentrato su quello che accade lontano dal parquet ma intanto il campionato va avanti e al PalaCarrara arriva la Germani Brescia, capolista e squadra ricca di sostanza e di talento (palla a 2 alle 16.30, arbitreranno l’incontro Giovannetti di Terni, Bettini di Bologna e Marziali di Viterbo).

Al termine di un’altra settimana strana, che si era aperta con l’impresa di Napoli, i biancorossi se la vedranno con Brescia con la certezza del gruppo italiano e di 3 stranieri come Forrest, Cooke e Paschall mentre la decisione sull’utilizzo o meno di Maurice Kemp verrà presa soltanto prima dell’incontro. Di questo, e di molto altro, ha parlato Gasper Okorn nel pre-partita facendo riferimento anche ad una prima telefonata già intercorsa con il nuovo presidente Joseph David.

“Kemp è al 50 per cento, valuteremo come gestirlo e se scenderà sul parquet – ammette il coach dell’Estra Pistoia Basket – ho parlato col nuovo presidente due giorni fa e mi ha garantito che, appena sarà possibile, verrà qui per confrontarsi con tutti, dal mio punto di vista gli ho chiesto di portare normalità e di farci pensare soltanto alle questioni di campo mentre quelle legate al club se ne devono occupare altre persone. Per quanto riguarda proprio la parte sportiva, nessuna partita per noi da adesso in poi sarà facile: siamo come degli underdogs, a partire dalla sfida con Brescia dove troviamo un avversario che ha fatto 15 vittorie e 5 sconfitte finora. Siamo come nel bosco al buio, dobbiamo essere dei lupi nella penombra pronti a saltare fuori appena vedono una preda. Abbiamo poco da perdere ma non partiamo certo da sconfitti: lotteremo, ci proveremo e faremo sempre il massimo perché il nostro lavoro è dimostrare di tenerci e combattere. Siamo senza Christon, che era la nostra testa in campo, mentre Paschall adesso è tornato centrale e non importa quanto successo prima, l’importante è che sia con noi e dia il massimo. In tutto questo chiedo ai tifosi di aiutarci, di riempire il PalaCarrara e spingerci per tutto il match: Brescia arriverà qui da favorita e dovrà vincere a tutti i costi ma il gruppo visto a Napoli, con i tifosi alle spalle, potrà fare bene il proprio lavoro”.

Dopo le ultime due settimane particolarmente burrascose, coach Gasper Okorn non si è sottratto alle domande su quanto successo e ha raccontato di giornate complicate, fino alla scelta di mettere fuori squadra Maverick Rowan.

“Potremmo probabilmente scrivere un libro per tutto ciò che è successo – aggiunge il coach dell’Estra Pistoia Basket – e sarò onesto dicendo che adesso ci siamo liberati del nostro problema più grande che era Maverick Rowan. È un anomalia dover gestire il figlio del presidente come giocatore e non è stato facile: allo stesso tempo, però, purtroppo abbiamo perso anche Silins e Christon che per noi erano due giocatori fondamentali. Arrivare a due mesi dalla fine della regular season senza pedine del genere ci complica la vita ma, come abbiamo fatto a Napoli, combatteremo fino alla fine”.

“Abbiamo vissuto giornate particolari visto che non sapevamo nemmeno se saremmo andati a giocare l’ultima partita o no, Christon che va via di notte cambiando squadra e tornare a Pistoia trovando quella folla ad aspettarci è stato quasi paragonabile alla vittoria di un campionato e da questa situazione abbiamo capito che dobbiamo lavorare un giorno alla volta. Sulla permanenza di Michael Forrest ha avuto un ruolo fondamentale il ds Sambugaro ed è stato veramente difficile perché c’è stato come un ping pong continuo di informazioni: prima doveva andarsene, poi è rimasto, poi doveva prendere l’aereo ma alla fine ha scelto di rimanere con noi. Senza di lui avremmo perso un altro dei nostri leader ma gli ho anche detto che adesso ha due mesi per essere ancora più protagonista, avrà un sacco di spazio e questo gioverà per il futuro della sua carriera essendo soltanto al primo campionato che fa a livello alto”.

“In merito a Rowan, la situazione non era facile perché hai a che fare col figlio del proprietario ed era come avere una spia nello spogliatoio: le cose che vengono dette lì, è lì che rimangono ma con lui non era così. I giocatori non erano assolutamente soddisfatti di questo e c’era l’effetto palla di neve che ogni giorno si espandeva di più. In alcune partite stavamo vincendo con lui in panchina, mi giravo e vedevo il proprietario nonché padre del giocatore accanto a me e quindi diventava tutto più complesso. Sono sicuro che se lui fosse uscito prima, con Silins e Christon ancora qui sarebbe tutto diverso. La settimana scorsa è stata difficile ma sapevo che non c’era scelta con Maverick dal momento che anche il padre si stava defilando. Se fosse venuto al palazzetto si sarebbe rivoltata tutta la squadra e quindi gli ho subito detto che, nonostante il contratto, poteva stare a casa e lui dopo pochi giorni se n’è andato perché gli ho spiegato che non lo vedevo più come parte della squadra. Nessuna scenata, gli ho parlato serenamente e lui ha accettato. Avrei potuto farlo prima? Sì ma col padre come presidente che siede sempre in panchina non è facile. Adesso – conclude Okorn – potrei persino dire che è tutto più facile perché vado sul parquet senza avere pressioni e con questi ragazzi ma siamo ben consapevoli che ancora non è tutto ok”.

© Riproduzione riservata

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