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PISTOIA – Dopo una settimana di lavoro intenso in palestra, anche se contraddistinto da qualche piccolo acciacco che si potrebbe far risentire durante la partita come la distorsione alla caviglia di Filippo Gallo (la sua presenza sul parquet sarà decisa soltanto prima della partita) ed un risentimento muscolare per Luca Campogrande, l’Estra Pistoia Basket prova – e vuole – voltare pagina dopo le tre sconfitte rimediate in sette giorni contro Juvi Cremona, Vuelle Pesaro e Fortitudo Bologna. Per farlo, c’è necessità di approcciare al meglio un altro trittico di match ancora più importanti perché da disputare contro squadre che al momento si trovano nella stessa fascia di classifica dei biancorossi. Si parte con l’impegno alla Lumosquare contro la Gemini Mestre che, attualmente, segue in graduatoria di due punti l’Estra (palla a due ore 18, Match Sponsor Per Dormire, arbitri del match Maschio di Firenze, Wassermann di Trieste e Capurro di Reggio Calabria).
Per riuscire nell’intento, pertanto, è fondamentale e decisivo l’apporto del nostro “sesto uomo” al fianco di Saccaggi e compagni per una partita che si preannuncia interessante. “Stiamo bene al netto di qualche acciacco per Gallo e Campogrande – spiega coach Tommaso Della Rosa – Vogliamo tornare a vincere in casa, farlo per i nostri tifosi ed è per questo che mi aspetto una bella cornice di pubblico per darci, fin da subito, una grande carica. Per quanto riguarda noi, invece, la vittoria ci serve per ritrovare quella serenità che ci siamo detti deve essere il nostro traguardo da raggiungere quest’anno e aver perso tre partite alla Lumosquare non ci ha fatto piacere anche se abbiamo ottenuto un buon rendimento in trasferta finora. Questa sfida contro Mestre è sicuramente importante, non decisiva visto che mancano ancora 29 partite alla fine della regular season, ma penso che possiamo meritarci una soddisfazione dopo tutto il lavoro che stiamo portando avanti”.
In situazioni del genere, è fondamentale anche l’aspetto psicologico e di approccio agli allenamenti e alla quotidianità: tutti ambiti nei quali un allenatore esordiente per la categoria, ed in un ruolo così importante per di più nella squadra della propria città, come Tommaso Della Rosa sente ancora più responsabilità.
“Finora, dei risultati che ci sono stati, non mi sarei aspettato il ko con Cremona soprattutto perché venivamo da un grande match come quello di Rieti – ammette il tecnico biancorosso – però voglio essere onesto: ho deciso di cominciare a godermi maggiormente questo ruolo rispetto alle prime settimane perché vedo che stiamo dando tutto e, soprattutto, non ci sono problemi extra-campo. Il gruppo è molto unito e vedo un ottimo spirito di squadra. Dopo tre ko di fila pensavo di trovare più tristezza dentro lo spogliatoio, invece c’è tanta carica: siamo partiti con entusiasmo che si è visto sia in pre-season che nelle prime uscite, ma non dimentichiamoci nemmeno che in casa abbiamo trovato la Fortitudo che è una delle favorite per il salto di categoria, abbiamo perso contro Livorno nella loro miglior versione fino ad oggi e, solo contro Cremona, c’è stata una battuta d’arresto inaspettata (oltre ad aver affrontato, fuori casa, anche Pesaro e Verona altri due top team, ndr). Non c’è pressione dopo questi risultati anche perché siamo con un record di 4-5 ed abbiamo affrontato le prime quattro della A2. Sono tutte lezioni che ci serviranno per il prosieguo, magari evitando di buttare la gara nel cestino nel giro di pochi minuti”.
Un’analisi, inevitabile, sulla sfida contro Mestre: i veneziani sono reduci da cinque ko di fila ma con match giocati a testa alta pur dovendo fare i conti con una situazione infortuni non semplice vista l’assenza di uno dei due Usa, Stewart, ed il recente grave infortunio di Valsecchi. “Hanno messo in difficoltà Cividale, Rieti e Pesaro quindi penso che sarà una partita tosta – conclude Tommaso Della Rosa – non sottovalutiamo nessuno ma scendiamo in campo, sempre, con la voglia di vincere e sapendo che il nostro obiettivo è la salvezza. Nonostante nelle ultime sfide i punti subiti sono stati tanti, Mestre è comunque squadra che mette grande pressione e aggressività mentre le nostre percentuali nel tiro da 3 dipendono sia dal fatto che abbiamo tanto talento offensivo che però, penso, debba essere ancora espresso al meglio ma, allo stesso modo, perché siamo stati capaci di costruire buoni tiri. E, rivedendola con calma, anche contro la Fortitudo in attacco abbiamo fatto una buonissima partita. Se non gioca Gallo? Ci sarà più spazio per Stoch, perché penso che tutti in questo team devono sentirsi protagonisti. È un 2006 all’inizio della sua carriera da senior ed è normale che ci saranno momenti di buon minutaggio così come altri dove giocherà di meno. Penso che Federico, nonostante la giovane età, abbia una mentalità che gli consente di farsi trovare pronto e la dimostrazione l’abbiamo avuta a Torino quando non c’era Johnson ed ha giocato un ottimo match”.


