Patrocinio di Pistoia al Toscana Pride, Indipendenza: “Compromesso che sacrifica valori non negoziabili”

PISTOIA – Anche il gruppo civico Indipendenza di Pistoia critica il patrocinio concesso all’evento del Toscana Pride di Monteoliveto. 

Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, pur rinunciando a cofinanziare il Toscana Pride, ha concesso il patrocinio per l’evento conclusivo nel parco di Monteoliveto a Pistoia.

“Si tratta – dice Indipendenza – a nostro avviso di una decisione politica di compromesso, che sacrifica la difesa dei principi non negoziabili all’opportunità o convenienza politica, ovvero a non dispiacere troppo a un determinato bacino elettorale. È il modo di agire della vecchia politica, che il partito rappresentato da Tomasi ha sempre dichiarato di respingere, per di più prendendo una posizione molto chiara e netta nei confronti del Pride e dei suoi contenuti. Purtroppo tale atteggiamento non fa che confermare la presenza di una grande sbandamento all’interno del partito di Giorgia Meloni, che coincide con l’ascesa di quest’ultima al governo del paese. La manifestazione più palese è la perdita o l’oscuramento di determinati principi e valori, soprattutto a livello locale”.

“La politica ha bisogno invece più che mai di scelte o prese di posizione forti e coraggiose, capaci di fare chiarezza su determinate tematiche invece di “girarci intorno” – prosegue Indipendenza Pistoia – Occorre che i partiti dicano, senza mezze misure o possibilità di interpretazioni, quale sia l’orizzonte valoriale ed assiologico che sostiene ed orienta il loro operato politico, sia a livello nazionale che locale. In questo caso specifico non capiamo come il comportamento di Tomasi, che con il patrocinio concesso evidentemente legittima richieste gravi e disumanizzanti come la legalizzazione dell’utero in affitto, possa conciliarsi con l’approvazione da parte del parlamento – proprio su iniziativa di FdI- di una legge che lo dichiara reato universale. I vertici nazionali di FdI dovrebbero intervenire nel merito; non lo faranno per debolezza e calcolo”.

“Penso – conclude – che non possiamo tacere di fronte ad una amministrazione comunale che sostiene e promuove pubblicamente la poligamia, l’anarchia relazionale, la carriera alias nelle scuole e percorsi di transizione per bambini. Per questo, pur consapevoli della confusione che in materia di valori non negoziabili regna sovrana in Fratelli d’Italia (e che lo ha reso un partito non più credibile), invitiamo Tomasi e la sua giunta ad un atto di coraggio, cioè a riconsiderare  la concessione del patrocinio, di cui gli enti comunali  si avvalgono solo per esprimere sostegno morale e simbolico ad iniziative ritenute meritevoli”.