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Parte con un classico della commedia il 2025 del teatro Manzoni di Pistoia

L'Avaro di Molière con Ugo Dighero che interpreta il ruolo di Arpagone nel nuovo allestimento diretto da Luigi Saravo

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PISTOIA – Parte con un classico della commedia il 2025 del teatro Manzoni di Pistoia.

La stagione di prosa dei Teatri di Pistoia, a cura di Saverio Barsanti, accoglie sul palco sabato 18 e domenica 19 gennaio (feriale ore 20.45, festivo ore 16), Ugo Dighero, già apprezzatissimo protagonista di opere di Stefano Benni e Dario Fo, che si confronta per la prima volta con un grande classico, L’Avaro di Molière, interpretando il ruolo di Arpagone nel nuovo allestimento diretto da Luigi Saravo, coprodotto da Teatro Nazionale di Genova, Artisti Associati Gorizia, Teatro Stabile di Bolzano e Centro Teatrale Bresciano.

A fianco di Ugo Dighero, Mariangeles Torres è impegnata in un doppio ruolo: sarà Freccia, il servitore che sottrae la cassetta di denaro di Arpagone, e la domestica / mezzana Frosina, ovvero i due personaggi che muovono l’azione, scatenando l’irresistibile gioco degli equivoci, sino al ribaltamento di tutte le carte in tavola.

Completano il cast, Fabio Barone, Stefano Dilauro, Cristian Giammarini, Paolo Li Volsi, Elisabetta Mazzullo, Rebecca Redaelli, Luigi Saravo. Musiche e costumi sono, rispettivamente di Paolo Silvestri e Lorenzo Russo Rainaldi, che firma, con lo stesso Saravo, le scene; i movimenti coreografici sono di Claudia Monti, le luci di Aldo Mantovani.

Nella commedia di Molière si assiste a un epico scontro tra sentimenti e soldi. Il protagonista è disposto a sacrificare la felicità dei figli, pur di non dovere fornire loro una dote e anzi acquisire nuove ricchezze attraverso i loro matrimoni. La regia di Saravo ambienta lo spettacolo in una dimensione che rimanda al nostro quotidiano, giostrando riferimenti temporali diversi, dagli smartphone agli abiti anni Settanta agli spot che tormentano Arpagone (la pubblicità è il diavolo che potrebbe indurlo nella tentazione di spendere il suo amato denaro). Anche le musiche originali di Paolo Silvestri si muovono su piani diversi, mentre la nuova traduzione di Letizia Russo, fresca e diretta, contribuisce a dare al tutto un ritmo contemporaneo.

L’Avaro di Molière ruota attorno a un tema centrale, cui tutti gli altri si riconnettono: il danaro – afferma il regista Il conflitto tra Arpagone e il suo entourage è il conflitto tra due visioni economiche: una consumistica e una conservativa. Nella nostra contemporaneità, in cui vige l’imperativo di far circolare il danaro inseguendo una crescita economica infinita, il gesto immobilista di Arpagone, ossessionato dall’idea di non intaccare il proprio patrimonio, suona quasi sovversivo, in opposizione alla tirannia del consumo”.

Il prossimo appuntamento della stagione di prosa del Manzoni vedrà il ritorno di Filippo Timi, con Lucia Mascino e Marina Rocco, sabato 1 e domenica 2 febbraio, nello spettacolo da lui firmato, AMLETO², una coproduzione Teatro Franco Parenti e Fondazione Teatro della Toscana.

Biglietti da 9 a 30 euro (riduzioni per Over65, possessori Carta Fedeltà FAR.COM, soci Unicoop Firenze, abbonati altre Stagioni Teatri di Pistoia, abbonati Stagione Teatro Pacini Pescia e Teatro Lamporecchio; allievi Scuola di Musica e Danza Mabellini, iscritti corsi Funaro, soci Cral e Associazioni convenzionate; possessori Giovani Card e Carta dello Studente della Toscana).

Prevendita alla Biglietteria Teatro Manzoni Corso Gramsci, 125 | 0573,991609 – 27112 biglietteria@teatridipistoia.it (orario: martedì e giovedì 16/19, mercoledì 11/15, venerdì e sabato 11/13 e 16/19 e un’ora prima delle rappresentazioni).

© Riproduzione riservata

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